L'uomo in meno

L'Inter non sa più vincere e ora rischia la Champions: ecco i 4 responsabili

L'Inter ha ottenuto solo 4 punti su 18 nelle ultime sei uscite in campionato. Troppi errori sotto porta: il reparto offensivo sale sul banco degli imputati

L'Inter non sa più vincere e ora rischia la Champions: ecco il responsabile

Simone Inzaghi avrà di certo le sue responsabilità per l'andamento lento, lentissimo dell'Inter in campionato: ma non può essere l'unico responsabile di una situazione paradossale. I nerazzurri producono grande quantità di gioco, e questo l'hanno sempre fatto, ma nel momento topico, ovvero di segnare, si perdono in maniera incredibile. L'attacco dell'Inter si è inceppato e purtroppo per Inzaghi i suoi quattro attaccanti sono finiti in un buco nero e non si riesce a vedere una fine. Nelle ultime quattro partite di campionato i giocatori nerazzurri hanno creato la bellezza di 63 occasioni da rete realizzando solo due reti: un dato che fa capire la crisi in cui sono finiti Romelu Lukaku, Lautaro Martinez, Joaquin Correa ed Edin Dzeko che sono all'unisono gli uomini in meno di questo periodo nerazzurro.

Lautaro stanco

Lautaro Martinez è il capocannoniere dell'Inter e, insieme ad Edin Dzeko, ha tirato la carretta fino a questo momento visti gli infortuni di Romelu Lukaku e Joaquin Correa. Sono diciassette gol complessivi in tutte le competizioni per il Toro, più sette assist, così distribuiti: quattordici in campionato, uno in Champions League, uno in Supercoppa Italiana e uno in Coppa Italia. L'argentino, però, dal mondiale ha segnato solo cinque reti in quattordici partite: due alla Cremonese a fine gennaio, uno nel derby a inizio febbraio, uno all'Udinese al 18 febbraio e uno al Lecce il 5 marzo. Il 25enne di Bahia Blanca, nonostante il periodo nero, è forse l'unico inattaccabile visto che è anche quello che ha marcato di più in questi tre mesi dalla ripresa delle danze dopo il Mondiale in Qatar che gli ha forse tolto forze fisiche e mentali. Servirà il miglior Toro sia in Europa che per la corsa al quarto posto che è vitale per la prossima stagione.

Delusione Lukaku

Per Romelu Lukaku sono solo sei i gol in stagione in ventidue presenze e da gennaio ad oggi in campionato ha segnato solo due reti e su calcio di rigore. Il belga non segna in campionato su azione dalla prima giornata di campionato contro il Lecce: era il 13 agosto. Contro Fiorentina e Salernitana il 29enne di Anversa ha sbagliato diverse occasioni da rete a pochi passi dalla linea di porta, emblematici quello fallito di piede contro i viola a pochi passi dalla porta sguarnita e quello di venerdì contro la Salernitana quando in tutto di testa, sempre a due metri dalla porta, ha colpito la traversa. Sicuramente per l'ex Chelsea non è un momento fortunato con la maglia dell'Inter e forse anche il fatto di non essere tranquillo mentalmente sta incendo e non poco sotto porta visto che nell'arco della partita cerca di essere sempre nel vivo del gioco di Inzaghi. A fine partita, contro la Salernitana, il belga si è recato sotto lo spicchio dei tifosi della curva nerazzurra presenti all'Arechi per chiedere scusa dei suoi errori e del momento nero della squadra ma più che le scuse servirebbero i gol.

Dzeko imballato, Correa da "chi l'ha visto?"

Sono undici i gol del bosniaco in stagione, di cui sette in campionato. Peccato che l'ultimo canto del cigno sia avvenuto il 4 gennaio, alla ripresa del campionato, contro il Napoli di Luciano Spalletti. Dopo quella sontuosa prestazione altri due gol in Supecoppa Italiana nella finale contro il Milan e poi il nulla più assoluto per l'ex attaccante di Roma e Manchester City. Il 17 marzo scorso Dzeko ha compiuto 37 anni e tra l'anno scorso e quest'anno ha forse anche fatto più di quanto ci si sarebbe aspettato da parte di un attaccante che ha già dato tantissimo al mondo del calcio. La sua professionalità è indiscutibile ma come detto in precedenza per Lautaro e Lukaku servono i gol per uscire dal momento nero.

E poi c'è il caso di Joaquin Correa che in queste due stagioni all'Inter non si è mai praticamente visto tra infortuni di vario genere e prestazioni incolore, impalpabili, altamente deludenti. Tre i gol in stagione per l'argentino, tutti in campionato e tutti realizzati nella prima parte di stagione tra agosto e ottobre. Spezia, Cremonese e Sampdoria tra le sue vittime: troppo poco per un giocatore del suo talento e pagato 31 milioni di euro dall'Inter.

Come uscire dalla crisi

C'è un solo modo per scrollarsi di dosso le critiche e la crisi di gol che ha colpito l'Inter ma soprattutto i suoi quattro attaccanti che hanno una sola medicina per guarire: tornare a fare in fretta gol capitalizzando al meglio la mole di occasioni prodotte da una squadra che fa del gioco corale la sua mission ma che non ha l'uomo in grado di risolvere da solo le partite (alla Leao, Kvartskhelia o Osimhen per citarne tre del nostro campioanto). La sfida contro il Benfica è alle porte e bisognerà partire già da lì con il piede giusto perché il passaggio del turno è in perfetta parità con i portoghesi.

In campionato, poi, servirà tornare a segnare e a vincere già dalla sfida contro il Monza di sabato 15 aprile: restare fuori dai primi quattro posti sarebbe un delitto e un ridimensionamento degli obiettivi in vista dell'anno prossimo.

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