
Giungono sempre maggiori conferme sul fatto che il Boeing 787 Dreamliner della compagnia Air India avesse i motori spenti subito dopo il decollo dall'aeroporto di Ahmedabad 30 secondi dopo essersi sollevato da terra lo scorso 12 giugno, un mese fa: lo indicano alcuni dettagli del Report dell'Indian Aircraft Accident Investigation Bureau resi pubblici nelle ultime ore con uno dei piloti che chiedeva all'altro per quale motivo avesse spento i propulsori.
Il dialogo dei piloti
Al momento del decollo il copilota era al comando mentre il comandante in osservazione: a un certo punto uno dei due (il rapporto non specifica chi) avrebbe chiesto all'altro: "Perché hai spento i motori?", ricevendo come risposta una negazione. "L'altro pilota ha risposto di non averlo fatto", riporta il documento a pagina 14. Pochi istanti dopo uno dei due piloti avrebbe trasmesso il "Mayday", ossia l'aiuto, alla torre di controllo dell'aeroporto, preceduto da molti istanti di confusione in cabina. Per andare ancora più a fondo alla vicenda saranno necessarie settimane, se non mesi, per chiarire di chi siano state le responsabilità.
La nota di Air India
Dal canto suo la compagnia Air India, in una nota, ha affermato di collaborare pienamente con le autorità che indagano sull'incidente lavorando a stretto contatto con le parti interessate, comprese le autorità di regolamentazione. Il Report fornisce ulteriori dettagli indicando che entrambi i piloti fossero confusi riguardo alla modifica dell'impostazione dell'interruttore che ha causato una perdita di spinta del motore poco dopo il decollo.
La manomissione degli interruttori
Per quanto analizzato finora, la scatola nera del Boeing non ha mostrato anomalie strutturali dell'aereo: quanto avvenuto, in pratica, sarebbe sempre più da ricondurre a un errore umano (da stabilire se accidentale o meno). Sempre sul Report si legge che una volta raggiunta la velocità massima registrata, "gli interruttori di interruzione del carburante del Motore 1 e del Motore 2 sono passati dalla posizione Run a Cutoff uno dopo l'altro" nel giro di un secondo ma non viene specificato in che modo potessero essere passati nella posizione di spegnimento (Cutoff) durante il volo.
Pochi istanti dopo, gli stessi interruttori sarebbero stati riportati nella naturale posizione Run (cioè di apertura, ovvero con il carburante che alimentava i motori) ma l'aereo non è più riuscito a recuperare quella potenza necessaria in tempi rapidi da riprendere la quota necessaria per il volo schiantandosi al suolo e causando la morte di 270 persone tra passeggeri, membri dell'equipaggio e persone
a terra. Le scatole nere dell'aereo - un sistema combinato di registratori vocali di cabina e registratori dei dati di volo - sono state recuperate nei giorni successivi all'incidente e successivamente scaricate in India.