
Un colloquio riservato ma carico di contenuti strategici quello tra Giorgia Meloni e il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis. L'incontro, tenutosi a Palazzo Chigi a margine della Conferenza per la Ricostruzione dell'Ucraina, è servito soprattutto a confrontarsi sul nodo del Patto di stabilità da ripensare in modo da rendere possibile l'aumento delle spese per la difesa. L'Italia, infatti, da tempo spinge affinché gli investimenti in materia di difesa, cybersicurezza e supporto all'Ucraina siano trattati come spese eccezionali, analogamente a quanto avvenuto per quelle sanitarie durante la pandemia.
"Abbiamo discusso degli sviluppi economici, dell'importanza di rafforzare la competitività e di aumentare la spesa per la difesa", ha scritto su X Dombrovskis, ringraziando l'Italia e personalmente la premier Meloni per il "fermo sostegno" a Kiev. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il dialogo ha spaziato anche su temi di politica economica interna ed europea: semplificazione normativa, sostegno alle imprese e promozione della competitività industriale sono stati al centro della riflessione con il commissario all'Economia. Un passaggio non secondario, in un momento in cui le imprese italiane guardano con crescente preoccupazione alle minacce commerciali provenienti dagli Stati Uniti. Sul tavolo, infatti, aleggia la questione delle lettere inviate da Donald Trump, che ha fissato al primo agosto una possibile stretta doganale contro l'Unione europea. I dazi al 10%, secondo Confindustria, provocherebbero nel 2026 una perdita di 20 miliardi di export e la scomparsa di 118mila posti di lavoro.
Meloni, nei giorni scorsi, ha ridimensionato l'allarme, affermando che eventuali dazi potrebbero essere gestiti con compensazioni, e che l'impatto sulle imprese sarebbe "non eccessivo". Ma con Dombrovskis un confronto sullo stato della trattativa (e anche sulla possibilità o meno di mettere in pausa i controdazi europei anche qualora dovesse arrivare l'inasprimento delle tariffe statunitensi, in modo da regalare qualche giorno in più al dialogo) c'è stato. "Stiamo attendendo la lettera di Trump sulla questione dazi, auspicando un tempo supplementare che ci dia la possibilità di negoziare al meglio", dichiara da Napoli Carlo Fidanza, vicepresidente del gruppo Ecr.
Nella stessa giornata Meloni ha anche lanciato un messaggio sul rilancio del Sud, intervenendo all'Assemblea dell'Unione Industriali di Napoli. "Il Sud non è più il fanalino di coda le sue parole ma si sta affermando come locomotiva del rilancio della nazione. Vogliamo liberare il dibattito da una narrazione sbagliata che contrappone Nord e Sud. Sono profondamente interconnessi, il sistema produttivo nazionale trae forza proprio da questa interdipendenza".
La premier ha ricordato l'istituzione della Zes Unica del Mezzogiorno, "una misura che abbiamo fortemente voluto per aumentare la competitività, il paradigma di un Sud che non chiede assistenzialismo".Infine un passaggio sull'America's Cup, che si svolgerà a Napoli nel 2027, "un evento planetario che rappresenterà un ulteriore volano di sviluppo di benessere".