
Nuova notte di bombardamenti russi sull'Ucraina,
all'indomani della conclusione della conferenza sulla ricostruzione del Paese a Roma e dell'annuncio di Donald Trump sulla ripresa delle forniture militari a Kiev, che avverranno tramite la vendita di armi e sistemi alla Nato.Salgono a 6 i morti ucraini per attacchi russi con droni e missili
È salito ad almeno 6 morti e decine di feriti in Ucraina il bilancio del massiccio attacco russo di stanotte condotto con centinaia di droni e missili, che è proseguito stamattina. Alle 2 persone morte in un attacco sulla zona di Bukovina, nella regione di Chernivtsi, e alle 2 persone morte in un attacco missilistico di stamattina nella regione di Dnipropetrovsk, si sono aggiunte 2 persone uccise oggi nella regione di Sumy da una bomba guidata russa, secondo quanto riferito da funzionari locali. L'aviazione ucraina ha riferito che, nella notte fra venerdì e sabato, la Russia ha lanciato 597 droni e 26 missili da crociera, di cui 319 droni e 25 missili da crociera sono stati abbattuti e altri 259 droni sono andati persi, probabilmente a causa di interferenze elettroniche.
Nell'attacco nella zona di Bucovina sono anche rimaste ferite 14 persone. Inoltre un altro attacco con droni nella regione occidentale di Leopoli ha provocato 12 feriti, come riferito dal governatore regionale Maksym Kozytskyi. L'aviazione polacca ha fatto decollare dei caccia nelle zone di confine con l'Ucraina in risposta agli attacchi notturni, che hanno nuovamente preso di mira una regione cruciale per la ricezione degli aiuti militari stranieri. Tre persone sono rimaste ferite anche a Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, quando la città è stata colpita da 8 droni e 2 missili, ha detto il sindaco Ihor Terekhov.
Lavrov: "Impediremo che Eurasia diventi dominio Nato"
La Russia e la Corea del Nord continueranno i loro sforzi congiunti per impedire che la regione euroasiatica diventi "un dominio della Nato". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante un ricevimento offerto dal governo di Pyongyang durante la sua visita nella Corea del Nord. "Noi e i nostri amici nordcoreani vogliamo che il male sia sconfitto e stiamo adottando una serie di misure pratiche perché questo avvenga", ha affermato ancora Lavrov, citato dalla Tass.
Esplosione in gasdotto in Siberia, riforniva industrie della difesa russa
Fonti dell'intelligence militare ucraina rivendicano una esplosione in un gasdotto vicino alla cittadina di Langepas, in Siberia, tubo che porta gas a impianti dell'industria della difesa nelle regioni di Chelabinsk, Orenburg e Sverdlovsk. La sezione distrutta ha una capacità annuale di 2,6 miliardi di metri cubi di gas. L'esplosione, che ha provocato un incendio prolungato visibile ai satelliti della Nasa, ha provocato la perdita di quattro milioni di metri cubi di gas equivalente a 1,3 milioni di dollari. I lavori per il ripristino del flusso dureranno almeno un mese. Le perdite accumulate per il mancato rifornimento saranno, sempre secondo fonti ucraine, di 76 milioni di dollari.
Colonnello dell'Sbu ucciso a Kiev: aveva diretto l'unità responsabile degli omicidi mirati
Il colonnello Ivan Voronych ucciso in pieno giorno giovedì a Kiev aveva diretto il Quinto direttorato dell'Sbu che organizza le uccisioni mirate dei sostenitori dello sforzo di Mosca contro l'Ucraina, ha reso noto un suo ex collega al New York Times. Lavorava per i servizi di sicurezza di Kiev dalla metà degli anni Novanta. Il Quinto direttorato ha coordinato sotto il comando di Voronych l'uccisione del comandante separatista russo Arsen Pavlov, noto come "Motorola" nel 2016. "Il colonnello Voronych aveva avuto un ruolo molto attivo nel contrasto dell'aggressione russa dal 2014", ha ricordato Ivan Bakanov, noto il direttore dell'Sbu nei primi mesi della guerra e che conosceva Voronych personalmente. "Ricordiamo Givi (Mikhail Tolstykh, ucciso nel 2017 da un razzo lanciato contro l'ufficio in cui lavorava Nel Donetsk, ndr), Mororola, diversi altri attivisti della 'primavera russa'. Era il genere di cose a cui lavorava l'unità per cui lavorava Voronych", ha commentato un altro ex operativo dell'intelligence ucraina, Ivan Stupak.
Nuovi attacchi russi: almeno 5 civili ucraini uccisi tra Sumy e Dnipropetrovsk
È di almeno cinque civili uccisi il bilancio dei nuovi attacchi russi sull'Ucraina, dove Mosca ha colpito con bombe aeree guidate e artiglieria diversi centri abitati. Come riportato da Ukrinform, due persone sono morte nel villaggio di Velyka Chernechchyna, nella comunità territoriale di Sumy, colpita intorno alle 13 da una bomba a guida aerea, secondo quanto riferito dall'amministrazione militare regionale. Le esplosioni hanno distrutto abitazioni civili e i soccorritori sono ancora al lavoro. Nel Dnipropetrovsk, la città di Nikopol è stata bersaglio di un bombardamento di artiglieria pesante che ha provocato la morte di una donna di 27 anni e il ferimento di altre due persone. Poche ore prima, due civili erano stati uccisi in attacchi con bombe aeree guidate contro il distretto di Synelnykove, nella stessa regione. I danni hanno coinvolto anche case, veicoli e infrastrutture elettriche.
La Russia incolpa le sanzioni per il crollo dell'accordo alimentare con l'Onu
La Russia ha dichiarato che l'accordo con le Nazioni Unite per facilitare le esportazioni di prodotti alimentari e fertilizzanti russi è fallito a causa delle sanzioni imposte dalle nazioni occidentali in risposta alla sua guerra di aggressione in Ucraina. Ieri l'Onu ha annunciato che l'accordo triennale, firmato nel 2022 con l'obiettivo di contenere i prezzi alimentari globali, terminerà il 22 luglio, e una fonte ha specificato che non sarà rinnovato a causa di "disaccordi". "Considerando la linea distruttiva delle capitali occidentali" nel "rafforzare le sanzioni illegali e unilaterali contro la Russia, nessuno degli obiettivi dell'accordo è stato raggiunto con successo", si legge in una nota ufficiale del ministero degli Esteri russo, secondo cui non è prevista alcuna proroga dell'accordo, anche se i colloqui tra le due parti potrebbero continuare "nell'interesse della sicurezza alimentare globale". La Russia, il maggiore produttore mondiale di fertilizzanti, si era più volte lamentata che l'accordo non la proteggesse adeguatamente dagli effetti secondari delle sanzioni. Le sanzioni economiche imposte alla Russia hanno risparmiato fertilizzanti e cereali, ma il timore di incorrere accidentalmente in violazioni legali ha paralizzato i trasportatori e fatto schizzare alle stelle i premi assicurativi. Dopo intense discussioni, Russia e Onu avevano stabilito un quadro per facilitare le assicurazioni e le transazioni finanziarie compatibili con i sistemi di sanzioni di Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea. Un altro accordo sotto l'egida dell'Onu era stato firmato a luglio 2022 per consentire l'esportazione dei cereali ucraini bloccati dalla guerra, ma Mosca, irritata per i continui ostacoli al commercio dei propri prodotti agricoli, si è rifiutata di prorogarlo dopo la sua scadenza a luglio 2023.
Putina a Kim: "Rispettare tutti gli accordi raggiunti, continuare contatti diretti"
Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato, tramite il suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov in visita, un messaggio al leader nordcoreano Kim Jong-un. Come riporta la Sputnik, oltre ai "sinceri auguri", Putin ha detto a Kim di voler "rispettare tutti gli accordi raggiunti" e si è detto pronto a "continuare contatti diretti nei prossimi giorni" con il leader nordcoreano.
Kiev: "Russia colpisce a 50 km dal confine Ue, cresce minaccia per tutti"
La vicepremier ucraina Yulia Svyrydenko ha lanciato un allarme dopo che missili russi hanno colpito città ucraine a soli 50 km dal confine con l'Unione Europea, definendo l'attacco "una minaccia in rapida espansione per tutta l'Europa". In un messaggio pubblicato su X, ha chiesto "sanzioni più forti, più sistemi di difesa aerea e maggiori investimenti in intercettori", aggiungendo che "i segnali non bastano più: servono azioni decisive, ne va della vita delle persone". L'attacco si inserisce in un'ondata di raid massicci che hanno colpito il Paese nelle ultime 24 ore, con un bilancio di almeno 13 civili uccisi e 46 feriti. Secondo l'Aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato 26 missili da crociera e balistici e ben 339 droni iraniani. Tra le aree colpite figurano anche le province di Cernivci, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Sumy, Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.
Lavrov: "Un monumento ricorderà i soldati nordcoreani morti nel Kursk"
Russia e Corea del Nord onoreranno presto la memoria dei combattenti dell'Esercito Popolare Coreano caduti nella regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, costruendo un monumento. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il suo omologo nordcoreano Choe Son Hui a Wonsan. "E' una nostra iniziativa, sostenuta dai nostri amici coreani", ha detto Lavrov. "Costruiremo un monumento. Intendiamo anche commemorare la nostra fratellanza combattente durante la Seconda Guerra Mondiale, la Grande Guerra Patriottica", ha aggiunto. "Ci aspettiamo che questi progetti prendano forma concreta e inizino presto", ha concluso il ministro.
Dombrovskis: "Ue sosterrà Kiev per tutto il tempo necessario"
"L'Ue sosterrà Kiev per tutto il tempo necessario, anche nella ricostruzione. Nel solo 2025 il nostro apporto supererà i 30 miliardi, portando i finanziamenti forniti finora dall'Unione a circa 180 miliardi, somma che ci rende i maggiori sostenitori dell'Ucraina. Con la conferenza di Roma abbiamo continuato a incrementare il nostro contributo economico e stimolato quello dei privati, convincendoli ad aiutare Kiev anche a guerra in corso". Ad affermarlo, in un'intervista a Milano Finanza, è il Commissario all'Economia, Valdis Dombrovskis. "Con il G7 - sottolinea - abbiamo stabilito che questi beni dovranno rimanere immobilizzati fino a quando Mosca non risarcirà l'Ucraina. Nel frattempo con i partner del G7 continueremo a erogare prestiti al presidente Volodymyr Zelensky, che saranno rimborsati con i profitti generati dai beni russi congelati. Da questo punto di vista, quindi, la Russia sta già pagando per i danni provocati".
Lavrov mette in guardia Usa, Giappone e Corea del Sud da alleanza contro Pyongyang
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha messo in guardia Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone dal formare un'alleanza di sicurezza contro la Corea del Nord. Lavrov ha rilasciato queste dichiarazioni oggi durante una visita in Corea del Nord. Gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone hanno ampliato o ripristinato le loro esercitazioni militari congiunte regolari in risposta al programma nucleare di Pyongyang. Allo stesso tempo, la Corea del Nord e la Russia hanno rafforzato la loro cooperazione militare e di altro tipo, con Pyongyang che fornisce truppe e armi per sostenere la guerra della Russia contro l'Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è volato venerdì nella città di Wonsan, nella parte orientale della Corea del Nord, per incontrare il suo omologo nordcoreano Choe Son Hui. E successivamente il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere che ha incontrato anche il leader nordcoreano Kim Jong Un.
Tajani: "Sanzioni finanziarie per fermare Putin"
"Se vogliamo fermare Putin dobbiamo incidere con le sanzioni a livello finanziario", in modo da "convincerlo ad accettare il dialogo per arrivare alla fine della guerra" in Ucraina. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ai giornalisti a margine del Forum di Dubrovnik. "Noi dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina dal punto di vista politico, militare e finanziario e convincere la Russia ad arrivare alla fine delle ostilità", ha detto Tajani. "Se necessario bisogna infliggere sanzioni mirando ad aspetti finanziari - ha proseguito il titolare della Farnesina -. Oggi Putin paga 1,5 milioni di soldati molto di più di quanto paga i lavoratori russi e ritirarsi dalla guerra è per lui un problema sociale" anche perché "l'industria russa è tutta indirizzata alla difesa". Con le sanzioni, ha aggiunto Tajani, "non dobbiamo permettere a Putin di pagare così tanto i militari che sono al fronte contro l'Ucraina".
Politico: Trump valuta nuovo pacchetto armi
Il presidente statunitense Donald Trump sta valutando un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina dal valore di centinaia di milioni di dollari, secondo due persone informate sul piano. Lo scrive Politico, specificando che si tratterebbe del primo invio di assistenza militare fornito dalla sua amministrazione a Kiev, nonché di un deciso dietrofront rispetto alla brusca sospensione della consegna di munizioni da parte della Casa Bianca, anche se Trump ha dichiarato che riprenderà. Stando alla testata, i fondi proverrebbero da un bilancio approvato dal Congresso lo scorso anno sotto l'amministrazione guidata da Joe Biden, che consente al Dipartimento della Difesa di prelevare armi direttamente dalle proprie riserve per inviarle all'Ucraina. Il fondo in questione ha ancora circa 3,8 miliardi di dollari disponibili. Di recente Trump ha espresso frustrazione per l'inerzia del Cremlino nel lavorare verso una soluzione diplomatica, anticipando che lunedì darà un "importante annuncio" riguardo alla Russia. "Vedrete cosa succederà", ha reiterato ieri alla stampa rispondendo a una domanda sull'attacco russo contro un ospedale di maternità ucraino.
Ucraina: sale a 13 morti e 46 feriti il bilancio del massiccio attacco russo
E' di almeno 13 civili uccisi e 46 feriti il bilancio delle vittime dell'ultimo massiccio raid russo sull'Ucraina, contro la quale sono stati lanciati 26 missili balistici da crociera e 339 droni di fabbricazione iraniana. Lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina. Il governatore di Cernovcy Ruslan Zaparanyuk ha dichiarato che due persone sono state uccise in città e altre quattro sono rimaste gravemente ferite, una delle quali in condizioni critiche. Altre dieci hanno riportato ferite lievi. Nella provincia di Kharkiv quattro persone sono rimaste ferite in attacchi nella città di Kharkiv e nelle località vicine, ha affermato il governatore Oleh Syniehubov. Nell'oblast di Sumy quattro civili sono rimasti feriti in attacchi con droni e artiglieria contro diverse comunità, secondo le autorità regionali. Nell'oblast di Dnipropetrovsk, il governatore Serhii Lysak ha segnalato tre morti, due persone nel distretto di Synelnykove, e un terzo uomo a Nikopol. Nell'oblast di Kherson le forze russe hanno colpito con droni contro oltre 30 città e villaggi, ha dichiarato il governatore Oleksandr Prokudin . Due civili sono rimasti uccisi e otto sono rimasti feriti. I danni hanno interessato condomini, case, un'azienda agricola, magazzini, veicoli e macchinari agricoli. Nella provincia di Zaporizhzhia due civili sono stati uccisi in attacchi russi, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov, affermando che le forze russe hanno lanciato 566 attacchi contro 16 insediamenti. Secondo il governatore Vadym Filashkin, nella provincia di Donetsk quattro persone sono state uccise e dieci ferite in attacchi russi.
Financial Times: "L'ira di Trump verso Putin è un netto cambio di tono"
Donald Trump si è mostrato sempre più frustrato nei confronti del presidente russo Vladimir Putin, al punto da esprimere pubblicamente la sua ira e minacciare nuove misure. Secondo il Financial Times, si tratta di un "netto cambio di tono" da parte della Casa Bianca, ma resta da vedere se queste parole si tradurranno in un reale sostegno all'Ucraina. Interpellato venerdì mattina sull'attacco russo con droni a un ospedale ucraino, Trump ha risposto con un enigmatico "Vedrai che succederanno delle cose". Negli ultimi giorni, scrive il Ft, il presidente americano ha annunciato l'invio di nuovi sistemi di difesa Patriot, ha ventilato sanzioni più dure contro Mosca e ha promesso una dichiarazione importante sulla guerra per lunedì, senza fornire dettagli. "Riceviamo un sacco di stronzate da Putin", avrebbe detto martedì, lasciando trasparire un'esasperazione crescente verso la mancanza di progressi nei colloqui con il Cremlino. Un cambiamento significativo, secondo il quotidiano britannico, rispetto ai primi mesi del secondo mandato, in cui Trump aveva spesso addossato le colpe del conflitto a Volodymyr Zelensky, arrivando perfino a sgridarlo pubblicamente nello Studio Ovale a febbraio. Secondo Kristine Berzina del German Marshall Fund, "è la volta in cui siamo più vicini a nuove misure finanziarie o a nuove pressioni su Putin" da parte dell'amministrazione americana. Ma analisti e osservatori restano prudenti. "Non significa che gli Stati Uniti diventeranno all'improvviso grandi sostenitori dell'Ucraina" ha dichiarato Max Bergmann del Center for Strategic and International Studies. Rachel Rizzo dell'Atlantic Council ha parlato di "frustrazione verso Putin, più che di un nuovo slancio pro-Kiev". Anche alcuni funzionari europei coinvolti nei colloqui con Washington hanno espresso cautela, segnalando che "c'è un pò di eccitazione dovuta al cambio di tono, ma non vediamo ancora azioni concrete". Permangono scetticismi a Washington, dove parte dell'amministrazione spinge per concentrare l'attenzione sull'Asia e prevale una visione non interventista. Nel frattempo, il Segretario di Stato Marco Rubio ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in Malesia, ma senza alcuna svolta. Secondo il quotidiano, Putin ritiene che il fronte occidentale a sostegno dell'Ucraina stia iniziando a frammentarsi e per questo non vede motivo di cercare un'intesa.
Lavro: "Putin e Kim in costante contatto"
Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente della Corea del Nord, Kim Jong-un, sono in costante contatto. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, parlando dalla Corea del Nord, dove si è recato in visita. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. I presidenti "sono in costante contatto. Si scambiano regolarmente messaggi e nessuno intende interrompere questa pratica. Ma il motivo specifico di tale scambio sarà determinato dai nostri leader", ha detto Lavrov ai giornalisti. "Lo stesso vale per i prossimi contatti. Si terranno sicuramente, ma quando e dove verrà concordato", ha aggiunto.
Kiev: quattro morti e feriti negli attacchi russi durante la notte
Almeno 4 morti e un numero imprecisato di feriti sono stati segnalati in Ucraina a seguito del massiccio attacco russo di stanotte che ha visto lanciati verso varie regioni del Paese oltre 620 proiettili, tra droni e missili.
Esercito di Kiev: abbattuti 319 droni e 25 missili russi
"Il nemico ha lanciato 623 armi aeree" e l'aeronautica militare ucraina ha abbattuto 319 droni e 25 missili. Lo ha dichiarato l'aeronautica militare di Kiev in una nota.
Kiev: dalla Russia 597 droni e 26 missili
La Russia ha lanciato la scorsa notte 597 droni e 26 missili da crociera contro l'Ucraina nella notte tra venerdì e sabato, ha annunciato l'Aeronautica militare ucraina. Gli attacchi russi si sono intensificati nelle ultime settimane. "Il nemico ha attaccato con 623 armi aeree", ha dichiarato l'esercito di Kiev, specificando che tra questi c'erano 597 droni e 26 missili. Circa 344 di questi dispositivi sono stati abbattuti, più della metà, tra cui 25 missili e 319 droni, ha aggiunto l'Aeronautica.
Zelensky: "Servono sanzioni contri chiunque aiuti i russi"
"Il ritmo degli attacchi aerei russi richiede decisioni rapide e può essere rallentato dalle sanzioni ora. Sono necessarie severe sanzioni secondarie contro chiunque aiuti i russi a produrre droni e a trarre profitti dal petrolio. Sono necessari più sistemi di difesa aerea e investimenti nei droni intercettori, che stanno già dando buoni risultati. La guerra può essere fermata solo con la forza. Ci aspettiamo dai nostri partner non solo segnali, ma azioni che salvino vite umane". Lo scrive sul suo profilo Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Ripristinati gli invii di aiuti militari"
"Abbiamo ricevuto segnali politici ai massimi livelli – buoni segnali – anche dagli Stati Uniti e dai nostri amici europei. Secondo tutti i rapporti, gli invii di aiuti sono stati ripristinati. La prossima settimana continueremo il nostro lavoro con la parte americana a livello militare; in particolare, i nostri militari collaboreranno con il generale Kellogg". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale pubblicato sul suo profilo Telegram."Al momento, stiamo lavorando con i nostri partner per nuove forniture, aumentare la produzione di armi in Ucraina e equipaggiare il nostro esercito. Abbiamo già buoni accordi e prevediamo di raggiungerne altri: ci lavoreremo nelle prossime settimane", ha aggiunto Zelensky per cui rimane "fondamentale attuare ogni accordo il più rapidamente possibile".
Zelensky: 2 morti e 20 feriti in raid russi con missili e droni
"Questa notte, la Russia ha colpito dalle regioni di Kharkiv e Sumy fino a Leopoli e Bucovina. Sono stati lanciati 26 missili da crociera e 597 droni, più della metà dei quali sono 'shahid'. Più di 20 missili e la stragrande maggioranza dei droni d'attacco sono stati neutralizzati" ma "ci sono stati colpi alle infrastrutture civili, compresi edifici residenziali. A oggi, 2 persone sono morte a Cernovcy" e "circa 20 le persone ferite a seguito dei bombardamenti". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo profilo Telegram.
Massiccio attacco russo nella notte, colpite Kiev e diverse regioni
Nella notte le forze militari russe hanno lanciato un massiccio attacco contro l'Ucraina utilizzando droni e missili. Come riporta l'Ukrainska Pravda, l'Aeronautica militare del Paese ha segnalato un numero elevato di droni russi in molte regioni del Paese. Sono state udite esplosioni a Kiev, Kherson e Mykolaiv, e nelle regioni di Leopoli e Kharkiv. Secondo quanto riportano le stesse fonti, le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere nei rifugi.
La Polonia schiera i caccia
Polonia e Paesi alleati hanno fatto decollare nella notte i loro aerei da combattimento in seguito al massiccio attacco delle forze russe in corso contro l'Ucraina: la reso noto su X il Comando operativo delle Forze armate del Paese, come riporta Rbc-Ucraina. "A causa dell'attività dell'aviazione russa a lungo raggio, che sta colpendo obiettivi situati, in particolare, nell'Ucraina occidentale, le forze aeree polacche e alleate hanno iniziato a operare nello spazio aereo polacco", si legge in un comunicato stampa. Anche i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra sono stati messi in stato di massima allerta. "Le misure adottate mirano a garantire la sicurezza nelle aree confinanti con le zone minacciate - spiega la nota -. Il Comando operativo sta monitorando la situazione attuale e forze e mezzi rimangono pienamente preparati per una risposta immediata".