Caos neve, paesi isolati Il Centro Italia ancora prigioniero della bufera

«Mai vista una roba così». Lo stupore dei sindaci montanari dell'alto Pesarese è la testimonianza più nitida di quello che il Paese ha dovuto affrontare in questi giorni. Il blizzard, il ciclone di vento e neve dal nome esotico, non ha risparmiato l'Italia, stretta nella morsa del gelo. Paesi isolati, un migliaio di persone bloccate in casa, altre 400 sgomberate nel Riminese, autostrade sommerse dalla neve, caos negli aeroporti, comuni privi di acqua e viabilità critica dalle Marche alla Calabria. È stato soprattutto il Centro a essere maggiormente investito dall'ondata di maltempo, ma la neve è caduta copiosa in undici regioni, persino nelle isole. La Sardegna per esempio ha offerto un paesaggio inconsueto, con alcune delle spiagge più note del nord, come quelle della Costa Smeralda, completamente imbiancate. L'aeroporto di Alghero è stato chiuso a causa di una fitta nevicata che ha impedito il normale flusso del traffico aereo. Nella mattinata di ieri i fiocchi bianchi sono caduti anche sull'isola di Pantelleria, un fenomeno difficile da ritrovare nella memoria storica dell'isola. Ma le circostanze più critiche si sono verificate in Romagna, in provincia di Pescara e nelle zone interne di Umbria e Marche. L'area di Pesaro e Urbino è stata quella più colpita. Le bufere di neve, che si protraggono ormai dal 3 febbraio scorso, hanno messo in ginocchio interi comuni come Mercatino Conca e Sassofeltrio.
Nell'entroterra si sono registrati più di tre metri di neve, a Macerata invece ha raggiunto i 50 centimetri. L'A14 fra Rimini e Ancona è stata chiusa per ripulire le carreggiate e alcuni tir, entrati al casello di Cattolica, sono rimasti bloccati nel ghiaccio.
Le nevicate non hanno conosciuto soste nemmeno in Romagna. Fra Valmarecchia e Forlì sono state evacuate circa 400 persone per il timore di crolli. L'aeroporto di Rimini è stato chiuso, così come le scuole, che riprenderanno le attività martedì prossimo. Allo scalo Marconi di Bologna sono stati cancellati 14 voli, oltre a una serie di ritardi alle partenze, dovuti alle operazioni di rimozione del ghiaccio dagli aeromobili. Problemi anche in Campania, dove sono stati attivati dalla Regione oltre 100 mezzi speciali per far fronte alle esigenze dei territori colpiti. Una ventina di comuni della provincia di Avellino sono rimasti senz'acqua per ore a causa di un blackout. In Toscana, le zone più colpite dal maltempo sono state quelle del Grossetano, dell'Aretino e dell'Alto Mugello, dove le linee telefoniche sono state interrotte in alcune frazioni. Blackout e strade chiuse anche in Abruzzo, dove, secondo il vice commissario per i beni culturali, Luciano Marchetti «c'è il rischio di crollo per gli edifici storici e i monumenti danneggiati dal terremoto e non puntellati». Nel Lazio, tutto il Viterbese è stato ricoperto da mezzo metro di neve, con punte che hanno sfiorato il metro nelle località più alte. A mettere sotto scacco Trieste è stata invece la bora. Il capoluogo giuliano è stato investito da raffiche che hanno toccato i 168 chilometri orari. Dieci persone sono rimaste ferite in modo lieve dopo essere cadute a causa del forte vento. Il filo conduttore che collega le regioni italiane è stato il gelo. Perché anche dove la neve ha cessato di cadere, le temperature sono rimaste basse, addirittura sotto lo zero. E in Valle D'Aosta la colonnina di mercurio si è inabissata raggiungendo i -25 gradi. Il maltempo ha paralizzato anche il mondo del pallone. Rinviate le partite di Serie A Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina.

Adesso, per vedere il sole in tutta Italia, bisognerà aspettare ancora sei giorni, ma già da oggi le condizioni meteorologiche inizieranno a migliorare, anche se al Sud e sulle regioni Adriatiche la pioggia e la neve persisteranno ancora per qualche giorno. Ma l'emergenza blizzard sembra conclusa.

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