Capote e la festa da ballo decisa a sangue freddo...

Lo scrittore è più attuale che mai: ha inventato un genere letterario e sdoganato le «celebrità»

Capote e la festa da ballo decisa a sangue freddo...

Truman Capote è morto il 25 agosto 1984. Quarant'anni dopo, la sua eredità non è mai stata così viva. La miglior prova è nella quantità, e qualità, delle uscite librarie che lo riguardano. Una nuova edizione del Meridiano Mondadori con racconti inediti. Il racconto lungo Bare intagliate a mano (Garzanti) pubblicato in splendida solitudine e non in coda a Musica per camaleonti. Una serie tv: Feud: Capote vs. The Swans, basata sul libro del giornalista Laurence Leamer Capote's Women (Garzanti). Infine, il primo e anche il più divertente saggio a raggiungere le librerie: Truman Capote e il party del secolo (Accento, 2023) di Deborah Davis.

Non è solo l'anniversario ad attirare l'attenzione. Evidentemente, Capote si colloca, con la sua opera ma anche con la sua vita, al centro di alcune trasformazioni che hanno condotto alla società di oggi. Partiamo dalla letteratura. Non c'è dubbio. A sangue freddo, il reportage in forma narrativa che diede il successo mondiale a Capote, ha esercitato una influenza enorme e crescente. Capote era stato colpito da una notizia di cronaca nera, lo sterminio di una famiglia a Holcomb, in Kansas. D'accordo con la prestigiosa rivista New Yorker, lo scrittore era partito per il paese della strage al fine di realizzare una serie di articoli senza troppi limiti di lunghezza. Si fece accompagnare da un'amica di eccezione, Harper Lee, compagna di giochi nell'infanzia sudista e autrice del capolavoro Il buio oltre la siepe. Il viaggio diventa una vera indagine, gli abitanti di Holcomb sono all'inizio diffidenti di quello strano elfo dal lungo cappotto e dalla ancora più lunga sciarpa. Alla fine, Capote fa breccia e stringe una sincera amicizia specialmente con il detective incaricato del caso, Alvin Dewey. Lo scrittore si affeziona anche ai due balordi arrestati per il crimine. Perry Smith, la mente, ha qualcosa di familiare per Truman. Anche Perry è stato un ragazzo del sud con un certo talento per l'arte. La pubblicazione di A sangue freddo comincia subito dopo l'esecuzione degli assassini. Il successo è immediato e clamoroso. Capote mette in fila i fatti ma lo fa con la penna dello scrittore e il talento del giornalista. Non è un reportage e neanche un romanzo: è quello che oggi noi chiamiamo non-fiction, ramo true crime. Quanti libri di questo tipo sono usciti da allora? Il true crime ha spopolato in televisione, ci sono canali con l'intero palinsesto dedicato alla ricostruzione, un po' romanzata, dei casi di nera.

Capote è stato protagonista di un'altra rivoluzione. Per celebrare A sangue freddo, lo scrittore si mise in testa di organizzare un ballo in maschera memorabile. Come luogo fu scelto l'Hotel Plaza di New York. Capote si applicò alla realizzazione del party con l'impegno che avrebbe profuso in un'opera d'arte. Ogni aspetto fu curato in modo maniacale: il tema della serata (bianco e nero con maschera), la musica (due band: una per gli standard e l'altra rock'n'roll), il buffet, le bevande. Soprattutto, Truman scrisse e riscrisse la lista degli invitati scatenando il panico nell'alta società. Essere esclusi era una bocciatura dal punto di vista mondano. Capote, come racconta Deborah Davis nel saggio citato, se ne andava in giro con una cartelletta nera nella quale appuntava i nomi, ne cancellava alcuni, ne aggiungeva altri. Tra gli italiani, erano Giovanni e Marella Agnelli. Poi c'erano le amiche dell'alta società. Kay Graham, editrice del Washington Post, alla quale era dedicata la festa. Babe Paley, moglie di Bill. Si conobbero perché un amico comune aveva chiesto un passaggio per «Truman» sull'areo privato dei Paley. Bill acconsentì subito ma rimase sorpreso dal fatto che «Truman» non fosse Harry Truman ma uno scrittore. Bill era un broker ricchissimo e un amico di Eisenhower. Lee Radziwill era la sorella di Jackie Kennedy. Sposata a un principe, Lee mancava di ambizione e di personalità. Fu l'amante di Ari Onassis che la scaricò per la sorella Jackie. C.Z. Guest era sposata con Winston Frederick Churchill Guest, cugino di Winston Churchill. Era stata ritratta da Diego Rivera e Pablo Picasso. Amante dei cavalli, rimase ferita in una caduta nel 1976. Prese a scrivere della sua passione: la sua rubrica di ippica veniva pubblicata su 350 giornali americani. Truman le chiese di non presentarsi con i suoi 25 cani come faceva di solito.

Era la jet society. La nobiltà del dollaro aveva preso il posto della aristocrazia senza un penny. Ma il ballo di Capote sdoganò anche un altro tipo di animale sociale: la celebrità nota per essere... una celebrità. Questo cambiamento fu accompagnato dalla nascita di rubriche dedicate alla moda e al pettegolezzo in tutti i giornali, inclusi quelli che si erano reputati troppo seri. La giornalista Eugenia Sheppard divenne un vero arbitro dell'eleganza e vinse tutti i premi esistenti nel suo settore. Fu notato che alle sfilate era sempre in compagnia di una persona che le parlava all'orecchio.

Si venne così a sapere che Eugenia non indossava occhiali ma non ci vedeva un tub(in)o e aveva bisogno di farsi descrivere gli abiti...

Ma questa è un'altra storia, quella del giornalismo che talvolta sa essere cialtrone e geniale al contempo.

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