Carnevale di Venezia e tutta la magia dei «Jaquemarts»

Carnevale di Venezia e tutta la magia  dei «Jaquemarts»

Patrik P. Hoffmann, ceo di Ulysse Nardin, sta assicurando nel modo migliore la continuità con il pensiero di Rolf W. Schnyder, scomparso nell'aprile del 2011, colui che riprese la storica Casa dall'oblio, riportandola su livelli tecnici elevatissimi. Lo testimoniano i cinque movimenti di manifattura presentati quest'anno, tra cui un Tourbillon Squelette, un Calibro Automatico da donna, un Carrousel Volante e un Cronografo Automatico su cui torneremo.
Vogliamo, infatti, concentrarci prima sulla capacità della Maison di toccare le corde dell'emozione attraverso la cifra estetica delle sue creazioni. E quale migliore esempio se non il Ripetizione Minuti Carnival of Venice, in cui è abbinata la complicazione più sofisticata dell'alta orologeria con l'arte più complessa e ardita del decoro, la smaltatura champlevé del quadrante: una tecnica praticata soltanto da pochissimi artigiani, in questo caso con l'aggiunta di ceselli ornati con incisioni.
La «scena» è ambientata a Venezia, durante un evento che la rende ancor più unica di quanto già non sia, il Carnevale: due figure mascherate dinanzi al Ponte di Rialto che, quando si attiva la ripetizione e il tempo «suona» le ore, quarti e i minuti, sollevano le maschere.
È la magia dei Jaquemarts, soggetti animati che si muovono sul quadrante sincronizzati con l'avvio della ripetizione minuti, contribuendo a disegnare la trama del segnatempo: storicamente nascono come automi meccanizzati per battere con un martello su di una campana e rintoccare le ore, e uno degli esempi più celebri è costituito proprio dai Jaquemarts (i Mori di Venezia) collocati sulla sommità della Torre dell'Orologio di Piazza S.Marco. Ulysse Nardin è una delle rare manifatture a inserire i Jaquemarts sulle Repétition Minutes da polso (per esempio il Circus del 2004), destinandole a pochissimi fortunati: solo 18, infatti, potranno spendere i 266mila euro necessari per mettere al polso questo capolavoro in oro rosa da 42 mm.
E la smaltatura, oltre a essere arte, può significare tecnica pura, un vanto per Ulysse Nardin, come sottolinea Hoffmann: «Siamo stati tra i primi a riportarla in auge negli anni '80 a partire dai nostri quadranti traslucidi e l'acquisizione di Donzé Cadrans nel 2011 è stata motivata dalla volontà di preservare la nostra storia».
Una storia che il quadrante smaltato bianco Grand Feu del Marine Chronograph Manufacture in oro rosa, in serie limitata a 150 esemplari, ha continuato a scrivere.
Sull'uniforme candore del fondo, ottenuto con l'applicazione di diversi strati di smalto, emerge tutto il contrasto del nero dei numeri arabi, dello chemin de fer delle scale e della grafica dei contatori, per chiudere con le sofisticate lancette tipo Poires per le ore e Losanges per i minuti.


Come accennato, il cuore di tale modello iconico per Ulysse Nardin, è di manifattura, meccanico automatico, calibro Un-150, con scappamento in silicio e bilanciere a inerzia variabile. Impermeabile fino a 10 atmosfere ha un costo di 35.900 euro.

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