Cartoline dall’inferno

Silvia Marchetti

Parlare di «cittadinanza attiva» è un eufemismo. Armati di macchine fotografiche hanno percorso le zone più degradate e le porteranno a conoscenza non solo di tutti i romani ma anche dei turisti. I residenti, le associazione culturali e i comitati di Monti, Colle Oppio e Esquilino hanno dato vita al Fronte del Parco, un’associazione delle associazioni che attraverso una mostra fotografica itinerante si batterà per la riqualificazione di tutta quella zona che va da San Pietro in Vincoli al Colosseo fino a via Mecenate. Su di un maxischermo - come due giorni fa alla presentazione dell’iniziativa - scorreranno fotogrammi e diapositive di scorci poco suggestivi del centro storico. Obiettivo: sensibilizzare i romani ma soprattutto il Comune, impegnato in una crociata contro l’illegalità e a favore del decoro che non coinvolge i rioni interessati. Quella del Fronte del Parco sarà una dura e lunga battaglia: «L’associazione avrà vita finché non avremmo ottenuto una riqualificazione totale», promette Ilaria Pagani, residente a Colle Oppio e storica dell’arte, tra i partecipanti all’iniziativa.
Le cartoline dal degrado di Colle Oppio vanno dalle buche ai bivacchi degli immigrati, dalla spazzatura alle rovine delle Terme di Traiano trasformate in latrina a cielo aperto. «Il parco - denuncia Pagani - è ormai senza vigilanza. Gli immigrati sudamericani e asiatici utilizzano il campo sterrato qui vicino per giocare a calcio, ma poi la partita finisce in rissa». Anche i turisti che visitano Roma dovranno conoscerne questi lati oscuri: «Abbiamo intenzione di predisporre una versione bilingue della mostra itinerante - continua Pagani - lo so che è brutto lavare i panni sporchi fuori casa ma anche i turisti stranieri devono sapere».
Il paradosso di questa vicenda è il silenzio del Campidoglio, impegnato a sfrattare i pittori di piazza Navona ma attento a non urtare i clandestini che girano per Colle Oppio.

«È necessario portare alla luce l’invisibilità di certe zone del centro storico - denuncia Fabio Rampelli, capogruppo di An alla Regione e sponsor del Fronte - sistematicamente oscurate dalla campagna informazione del veltronismo. Il parco di Colle Oppio è la frontiera del degrado e quest’associazione è l’unica trincea dietro la quale i cittadini possono schierarsi per guadagnare visibilità».

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