Case illegali all’estero, molti i liguri «avvisati» dal Fisco

Case illegali all’estero, molti i liguri «avvisati» dal Fisco

Ci sono anche diversi cittadini liguri fra i seimila italiani finiti nel mirino del Fisco per la proprietà di immobili non dichiarati, come ville in Costa Azzurra e loft a Londra e dintorni. Tutti riceveranno una lettera dell’Agenzia delle Entrate che li informa sui nuovi obblighi di dichiarazione per la proprietà di case all’estero e «suggerisce» di regolarizzare eventuali illeciti fiscali. «È solo l’inizio - spiega il capo della task force per gli illeciti fiscali internazionali dell’Agenzia delle Entrate, Emiliana Bandettini -. Cerchiamo di affinare i nostri strumenti, e di mettere meglio a fuoco gli investimenti degli italiani all’estero» che potrebbero nascondere una evasione. Ci sarà «una attenzione sempre maggiore», e ci saranno «controlli sempre più specifici» - ribadisce la dirigente delle Entrate -. Così, sul fronte delle case all’estero, dopo Francia e Gran Bretagna si andrà avanti, seguendo le tracce di passioni e investimenti immobiliari degli italiani, che portano «in Spagna, per esempio. Ma anche negli Stati Uniti, ed in alcuni Paesi dell’Est».
Anche così «continua con decisione la lotta all’evasione internazionale». Dei seimila proprietari di case all’estero scovati dal Fisco quelli che hanno immobili in Costa Azzurra sono, oltre che liguri, soprattutto piemontesi e lombardi, complice anche la distanza geografica che consente un’agevole scappata al mare di Nizza, Cannes e Antibes. Nelle lettere l’Agenzia delle Entrate comunicherà che «quelle case non sono più sconosciute al Fisco», ma questo non vuol dire che è stata accertata una evasione.

Dal 2009 vanno dichiarati comunque tutti gli immobili all’estero, anche se «non producono redditi di fonte estera imponibili in Italia, come nel caso di immobili tenuti a disposizione». Prima non c’era alcun obbligo di dichiarazione «a patto che gli immobili fossero situati in Paesi, come Francia e Regno Unito, che non li assoggetta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi».

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