Caso Mills, il giudice torna al suo posto: l’11 marzo riparte il processo

Precettata per processare Berlusconi: anche se aveva chiesto di essere dispensata dalle udienze, facendo presente di avere altri processi da mandare avanti, il giudice Francesca Vitale dovrà obbedire alle decisioni dei suoi superiori e riprendere, il prossimo 11 marzo, il dibattimento a carico del Cavaliere per la corruzione di un testimone, l’avvocato inglese David Mills.
Il processo a carico di Berlusconi si era interrotto in seguito all’entrata in vigore della norma sul «legittimo impedimento», ed è stato rimesso in moto dalla sentenza del mese scorso della Corte Costituzionale. La Vitale, come buona parte dei giudici impegnati nei diversi processi milanesi al Cavaliere, nel frattempo aveva cambiato incarico ed era stata assegnata alla Corte d’appello. Nelle scorse settimane aveva chiesto al presidente del tribunale, Livia Pomodoro, di essere sostitutita da un altro magistrato.

Ma ieri il Consiglio giudiziario milanese (ovvero la filiale locale del Consiglio superiore della magistratura) le ha dato torto: se cambiassero i giudici il processo dovrebbe riprendere daccapo, e andrebbe incontro alla prescrizione (che ha già inghiottito le accuse all’avvocato Mills, processato a parte).
La decisione del Consiglio è stata presa all’unanimità, con il voto favorevole di tutte le correnti delle toghe. Praticamente certo che venga confermata quindi anche dal Csm, cui spetta la decisione finale.

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