Come catturare le espressioni

Due volumi usciti recentemente affrontano il tema della fisiognomica dal punto di vista culturale, sociologico e scientifico. In Dizionario fisiognomico. Il volto, le forme, l’espressione (Quodlibet, pagg. 546, euro 28), Giovanni Gurisatti ha concepito con una struttura sistematica, organizzata per voci, per narrare una storia. Quella dell’arte di interpretare il volto, il corpo, il gesto come espressione del carattere dell’uomo, arte «fisiognomica» che vanta una tradizione millenaria, da Ippocrate a Kassner. Per far ciò espone anche l’estetica «fisiognomica» delle forme, dotata di una lunga storia, forse meno nota, ma non meno affascinante, che giunge a ridosso dell’ermeneutica contemporanea, da Benjamin a Gadamer. Di carattere più «pratico» è Iniziazione alla fisiognomica. Interpretare le caratteristiche del corpo, di Anne L. Biwer (pagg. 150, euro 7,95). Ogni uomo è unico sia per quanto riguarda la sua struttura fisica sia per la forma della testa e per i tratti del volto. Spesso la testa, il viso, la figura e anche piccoli particolari apparentemente privi d’importanza, come il modo di camminare o la postura da seduto, forniscono più informazioni sulla natura e sui modelli di comportamento di una persona di quante ne darebbero lunghe conversazioni.

È questo il punto di partenza del libro, nel quale l’autrice s’impegna a insegnare a interpretare i tratti caratteriali del prossimo attraverso l’osservazione delle sue fattezze fisiche e, di conseguenza, allineando il proprio comportamento alle caratteristiche dell’altro. Permettendo così di migliorare la capacità di comunicazione.

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