Roma

Centauri in corteo tra strade colabrodo e divieti impossibili

Silvia Marchetti

La Befana ha buttato via la scopa per le due ruote. Nella calza che i motociclisti romani regaleranno oggi al sindaco non ci sono caramelle, ma neppure carbone: solo bigliettini di protesta e di denuncia caratterizzeranno infatti la sua Epifania. Il regalino conterrà così le lamentele dei centauri, insoddisfatti della politica del Campidoglio per la manutenzione e la sicurezza delle strade, che rivendicano ad alta voce i loro diritti. Dai tremendi sampietrini - ancora più scivolosi quando piove - alle buche che trasformano un tranquillo giro per la città in un percorso a ostacoli, fino ai guardrail taglienti e ai posti moto mai realizzati, per finire con l’asfalto dissestato e la segnaletica orizzontale fatiscente. Ma questa mattina il Coordinamento motociclisti, che conta iscritti in tutt’Italia e aderisce alla federazione dei centauri europei, sfilerà (ovviamente in sella) da piazzale Ostiense fino a piazzale Madonna di Loreto per protestare soprattutto contro un divieto definito «ingiusto e demagogico». Stando a una delibera comunale del 2004 che recepisce la direttiva comunitaria, dal primo gennaio 2007 scatta il divieto di circolazione all’interno dell’anello ferroviario per i ciclomotori non Euro 1 o Euro 2. Molti mezzi a due ruote non potranno più entrare nel centro storico. «Il che per noi significa la fine - denuncia Riccardo Forte, presidente del coordinamento - la nostra moto, che molti di noi stanno ancora pagando, diventerà un rottame. Saremo costretti a buttarla via e a comprarne una nuova conforme ai parametri di circolazione». La delibera rischia così di creare centauri di serie A e di serie B: «Si potrà circolare nel centro solo in base alla capacità di reddito - spiega Forte -. Ma fra qualche anno anche i mezzi Euro 1 tramonteranno, perciò questa è una battaglia che coinvolge tutti i 500mila motociclisti romani». Slogan del corteo: «La tua moto ha i giorni contati: fai sentire la tua voce!». Nei mesi scorsi il coordinamento ha spedito l’invito a Veltroni ma anche per questa Befana, come per gli anni passati, Forte dubita che si farà vivo: «Manderà un suo rappresentante». Sta di fatto che sono molte le richieste mai accolte dal sindaco per rendere più sicure la viabilità e ridurre così il numero sempre crescente di incidenti. «Il Comune metterà a posto solo 800 chilometri di strade - spiega Forte -. Non sarà sufficiente. Oltre alle buche e ai sampietrini, occorre sostituire i guardrail danneggiati dagli incidenti. È una vergogna». Nessuna traccia, infine, dei 60mila posti moto che il coordinamento chiede da anni.

«Veltroni non ci ha mai ascoltati - taglia corto Forte - ma noi ancora una volta gli porteremo una bella calza per rinfrescargli la memoria».

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