Il centrodestra paga le divisioni Antonione: «Uniti al ballottaggio»

«Mi pare che ci rivedremo...». Erano da poco passate le sette di sera, ieri, quando Roberto Cosolini, candidato sindaco a Trieste per il centrosinistra, salutava con una battuta il suo avversario Roberto Antonione, l’uomo del Pdl. Del resto da diverse ore si era ormai capito che i giochi erano fatti, senza gran possibilità di cambiamenti: a Trieste si andrà al ballottaggio.
Ma se il ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco di Trieste era in fondo l’ipotesi prevista, una sorpresa sono i rapporti di forza usciti dal primo turno. Al primo posto, con quasi il 41%, si è piazzato inaspettatamente proprio Cosolini, sostenuto da Pd, Psi, Federazione della Sinistra, Idv, Sel e lista civica per Cosolin, mentre il parlamentare Antonione è arrivato soltanto a poco più del 27%; al terzo posto Franco Bandelli, uscito dal Pdl, sotto l’11%.
La corsa frammentata ha dunque penalizzato l’esito del voto per il centrodestra. Per tentare di vincere al secondo turno queste Comunali anomale caratterizzate soprattutto da una bassa affluenza (sono andati alle urne il 57% degli aventi diritto, molti meno rispetto alle scorse consultazioni, quando votò circa il 75%) Antonione dovrà ora riuscire a ricompattare il centrodestra e, possibilmente, tornare a fare alleanza con la Lega e l’Udc.

«Siamo stati penalizzati da scelte separate al primo turno - ha commentato Antonione -. Dobbiamo ricompattare la coalizione e spiegare agli elettori della nostra città le ragioni con cui ci riproponiamo. La situazione nazionale non ci ha certamente favorito».

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