Cereali, l’Unione europea frena i rincari dei prezzi eliminando le tasse sull’import

La misura valida fino a giugno 2008 Esclusi avena e grano saraceno

da Milano

Via le tasse dai cereali. Fino al 30 giugno del 2008, quando forse saranno rientrate le tensioni sui prezzi agricoli che hanno indotto l’Unione europea a sospendere il regime fiscale su queste materie prime, con l’eccezione di miglio, grano saraceno e avena.
«La sospensione dei diritti all’importazione faciliterà le importazioni provenienti da Paesi terzi di cereali nell’Ue e ridurrà le tensioni sui mercati europei dei cereali», ha affermato il commissario europeo all’Agricoltura, Mariann Fischer Boel. La tensione sui prezzi (quello del grano è raddoppiato in un anno) si è aggravata dopo due raccolti mediocri a causa delle pessime condizioni climatiche (pioggia al Nord l’estate scorsa e calore intenso al Sud) e la forte domanda di India e Cina alle prese con un radicale cambiamento della dieta che coinvolge centinaia di milioni di persone. Così, improvvisamente, l’Europa da esportatore netto di cereali è diventata importatore netto.

Alcuni esperti obiettano, comunque, che la misura avrà un impatto limitato, dal momento che i diritti doganali in vigore non sono elevati, ma l’Ue fa presente che gli attuali livelli di imposizione contribuiscono comunque all’innalzamento dei prezzi, influenzando così l’equilibrio generale dell’intero mercato comunitario.

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