CHI ÈIl debutto nella bottega di Raffaello e l'approdo alla corte dei Gonzaga

Giulio Pippi, detto Giulio Romano (Roma, 1499 – Mantova, 1 novembre 1546), fu l'allievo più dotato di Raffaello Sanzio, con cui collaborò attivamente. Alla prematura morte di Raffaello nel 1520 ne ereditò la bottega e le commissioni già avviate. Fu invitato, come artista di corte, a Mantova da Federico II Gonzaga a cui era stato indicato fin dal 1521, da Baldassarre Castiglione. Nel 1526 venne nominato prefetto delle fabbriche dei Gonzaga e «superiore delle vie urbane», il che gli dava la qualifica di sovrintendere a tutte le architetture e le produzioni artistiche della corte. Portò avanti un'ampia opera improntata a un fasto decorativo e gusto della meraviglia e dell'artificio ingegnoso e bizzarro che ebbero larga diffusione nella cultura manierista delle corti europee.

Dopo l'elevazione a ducato della casata, Giulio Romano si occupò della sistemazione anche del Palazzo Ducale dove realizzò tra l'altro, il cortile della Cavallerizza oltre che alcuni affreschi. Quando Vasari lo visitò nel 1541, trovò un uomo ricco e potente. Il suo status gli consentì di realizzare per sé un palazzo nel centro di Mantova denominato Casa di Giulio Romano. Morì nella città lombarda.

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