Chi investe nel futuro dev’essere premiato

Assosoftware (Confindustria) riunisce le imprese informatiche che producono software e servizi per la gestione di imprese e studi professionali. È focalizzata su commercialisti, avvocati e notai riunendo la quasi totalità delle software house del settore. Ne fanno parte 120 aziende che, con 2,5 miliardi di ricavi annui e 10mila addetti, forniscono procedure informatiche a 120mila commercialisti e altrettanti avvocati e notai, e a oltre 400mila Pmi. «Le società che producono software e servizi per il settore legale non sono molte, noi ne riuniamo una decina, quasi tutte - spiega Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware -; gli avvocati hanno ancora un livello di informatizzazione molto semplice; pochi gli studi che utilizzano programmi gestionali integrati e completi; molti si limitano all'uso di formulari, fogli excel e posta elettronica tradizionale. Il processo civile telematico, come l'obbligo della posta certificata, costituiscono una forte spinta verso una gestione innovativa dello studio, razionalizzando e risparmiando risorse umane e materiali. Interagire da remoto con i tribunali, lo scambio informatico di documentazione, gestire tutte le informazioni in modo organico, archiviarle e poterle dematerializzare con la conservazione sostitutiva è una frontiera che si apre a tutti». Assosoftware collabora con i settori della Pubblica amministrazione, non senza problemi nella conciliazione di tempistiche tra pubblico e privato.

«Con l'Amministrazione finanziaria e l'Agenzia delle entrate, il ministero del Lavoro o l'Inps i rapporti sono consolidati, mentre quelli con il ministero della Giustizia si sono avviati in tempi recenti e hanno ampi margini di miglioramento; chiediamo più chiarezza nel tutelare la libera concorrenza dei privati rispetto ai fornitori ministeriali, nel rispetto delle diverse competenze e ambiti di azione».