CHI ÈPortò il michelangiolismo alla corte degli Estensi

Sebastiano Filippi detto il Bastianino (Ferrara ca. 1532- Ferrara 1602) iniziò a dipingere sotto l'influsso del padre Camillo, tipico esponente dell'accademismo cinquecentesco a Ferrara. Un viaggio a Roma gli permise poi uno studio approfondito su Michelangelo, che si rifletté nel severo affresco dei «Seguaci della Croce» (all'Oratorio dell'Annunziata, Ferrara, dopo il 1550). In collaborazione col padre e col fratello Cesare, eseguì numerosi affreschi per gli Estensi, decantando il michelangiolismo in forme ironiche ed eleganti, meglio adattabili ai soggetti mitologici preferiti a corte (vedasi lo «Stanzino delle duchesse» nell'attuale municipio, Sala dell'Aurora nel Castello di Ferrara).

Dal 1577 al 1580 lavorò al «Giudizio Universale» nel catino del coro della cattedrale ferrarese, ispirandosi dichiaratamente alla Cappella Sistina, ma traducendola in toni più malinconici che drammatici, come accade nelle opere per San Paolo: la «Resurrezione», l'«Annunciazione», la «Circoncisione». Altra sua opera degna di nota è l'«Assunta», custodita alla Pinacoteca di Ferrara.

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