Cina senza paura

La scena si ripete puntuale da tre anni. Ogni mercoledì alle 17.30 si ritrovano al Caffè Santa Valeria, in via Nirone, per discutere di letteratura. Anche il cameriere Francesco è entrato nei loro scritti e tutti ormai in quel bar, a due passi dall'Università Cattolica, conoscono i ragazzi del Caffè versato e la loro guida, il professor Giuseppe Langella, che finalmente può dire di aver realizzato il suo desiderio. «Il Caffè versato è un sogno covato per anni - afferma Langella, ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e filosofia della Cattolica -. Lanciai l'idea in aula, nell'ottobre 2003, per contrastare l'attuale clima di pigrizia intellettuale. Confidai soprattutto in quanti custodivano da qualche parte versi e racconti, in attesa dell'occasione giusta per tirarli fuori». Intuizione azzeccata. Le presenze furono numerose sin dal primo incontro, e oggi il gruppo conta una quindicina di giovani, studenti della Cattolica e non, e anche persone da tempo laureate, come il milanese Alberto Carli, dottore di ricerca in Pedagogia, conservatore della collezione anatomica «Paolo Gorini» e autore di numerose pubblicazioni sulla Scapigliatura. «Langella ci ha trasmesso un enorme entusiasmo e in mezzo a noi sembra il più giovane di tutti, per spirito e passione» sostiene Carli, riportando l'esperienza di quanti come lui ogni mercoledì pomeriggio tra un caffè, un cappuccino e pigne di libri parlano di testi classici e contemporanei, di pellicole cinematografiche e temi esistenziali. Il tutto senza «nessuna pretesa politica», come gli stessi ragazzi tengono a sottolineare. «L'iniziativa non ha niente a che vedere con i classici cenacoli letterari, con una poetica e un'ideologia condivise dai propri membri e nemmeno con i tanti eventi mondani che fondono la cultura con la pubblicità e l'enogastronomia» spiega Langella. Caffè versato non conosce regole imposte dalla letteratura o dal marketing, tranne una: ciascuno dei partecipanti è tenuto a portare un testo o un argomento, su cui ragionare. L'ambizione è alta: trasformare il Caffè Santa Valeria in una sorta di laboratorio o pensatoio ottocentesco, sul modello del milanese Craja, delle fiorentino Giubbe Rosse o del romano Aragno. Chissà se i ragazzi riusciranno nel loro intento.

Per ora le premesse sono buone, a giudicare dalla decisione di Silvio Mursia, direttore editoriale della Costa&Nolan di affidare al gruppo la selezione di una nuova antologia di scrittori esordienti, «Under 25» curate dallo scrittore Pier Vittorio Tondelli, tra gli anni Ottanta e Novanta.

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