da Padova
Lordinanza promessa dal sindaco di Cittadella, Massimo Bitonci, è inusuale. Ma il primo cittadino, in circostanze di particolare necessità e urgenza, può diramare istruzioni eccezionali. A Cittadella, nel Padovano, è fresco il ricordo di quel che è accaduto pochi giorni fa nel comune confinante di Carmignano di Brenta, dove una ultranovantenne è stata picchiata e rapinata (bottino: 49 euro) in casa da tre marocchini, poi catturati. Ecco, di fronte allennesimo caso di quella che qualcuno si ostina a chiamare microcriminalità, il leghista Bitonci ha pronta unordinanza rivoluzionaria: allufficio anagrafe di Cittadella, poco meno di ventimila abitanti, non potranno essere iscritti gli immigrati, fa niente se sono comunitari o no, non in grado di dimostrare di avere un lavoro, una casa decente e la fedina penale assolutamente intonsa.
Il problema, secondo il sindaco (che ha preannunciato il provvedimento al quotidiano Il gazzettino), è quella che chiama linvasione degli stranieri. «Ogni settimana il comune riceve dalle dieci alle venti richieste di variazione di residenza - afferma Bitonci - in gran parte relative ad extracomunitari. Tra questi, metà sono romeni». Inutile cercare di convincere il primo cittadino che, nel frattempo, i romeni sono diventati comunitari a tutti gli effetti. Per non sbagliare, Bitonci non discrimina nessuno e, prima di rilasciare il certificato di residenza, pretenderà una specie di radiografia anagrafico-penale-catastale dellaspirante cittadellese.
Cittadella, appunto, è una cittadella, fortificata e resa inespugnabile dalle storiche mura. Per evitare di essere conquistata dallinvasore, il sindaco ha intenzione di andare fino in fondo. «Nel mio comune vivono circa 1.500 stranieri e da qualche mese la polizia municipale sta eseguendo dei controlli mirati. Sono stati scoperti due laboratori dove lavoravano abusivamente decine di cinesi, alcuni dei quali bambini. Con lordinanza che ho intenzione di emettere mercoledì prossimo voglio che questi controlli diventino preventivi. Prima di ottenere il certificato di residenza, i richiedenti dovranno dimostrare di non avere precedenti penali e di avere invece un lavoro e una casa. In caso contrario, niente residenza». Dal punto di vista normativo, è dura che questa interpretazione superi indenne il percorso minato degli eventuali ricorsi che potrebbero essere presentati dai richiedenti non soddisfatti. «Ma io non ho paura di espormi quando si tratta di difendere la sicurezza dei miei cittadini», tira dritto Bitonci. Che nel frattempo ha già provveduto a istituire il divieto di campeggio e di sosta per roulotte e camper in tutto il territorio comunale.
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