Cl, don Luigi Giussani verso la beatificazione: il processo a un passo

E' sempre più vicina l'apertura della causa di beatificazione del padre di Comunione e liberazione. Domani sera il cardinale Scola potrebbe dare già l'annuncio in Duomo

Cl, don Luigi Giussani verso la beatificazione: il processo a un passo

Si fa sempre più vicina l'apertura della causa di beatificazione di don Luigi Giussani, fondatore della Fraternità di Comunione e liberazione. Già domani sera il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, in occasione della Santa Messa che celebrerà in Duomo nella ricorrenza dei sette anni dalla morte del Gius, potrebbe dare l'annuncio dell'avvio del processo.

Per fare memoria del carisma del padre di Cl saranno celebrate numerose Messe in tutto il mondo. Il cardinale Tarcisio Bertone, per esempio, officerà nella basilica di San Pietro il prossimo 4 marzo. Il 9 marzo toccherà all’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenborn. Il 23 febbraio, invece, sarà la volta dell’arcivescovo di Mosca, monsignor Paolo Pezzi, nella cattedrale dell’Immacolata Concezione, a celebrare una messa per don Giussani che morì il 22 febbraio del 2005. Sette anni fa le esequie furono celebrate nel Duomo di Milano dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, per quello che venne considerato un momento decisivo nell’avvicinamento di Ratzinger al Soglio pontificio al quale sarebbe stato chiamato di lì a poche settimane.

Domani - giorno in cui si celebrano anche i trent’anni dalla fondazione del movimento - a celebrare la Santa Messa insieme al cardinale Scola, figlio anch'egli degli insegnamenti del Gius, saranno presenti anche Julian Carron, l’attuale leader spirituale di Comunione e liberazione succeduto allo stesso don Giussani, e l’assistente diocesano, don Adelio Dell’Oro.

"Nel trentesimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione - sarà l'intenzione della Messa - chiediamo al Signore che la gratitudine per l’incontro con il carisma di don Giussani diventi ogni giorno rinnovata responsabilità per il destino nostro e di tutti i fratelli uomini nella irriducibile fedeltà alla Chiesa dentro le vicende liete e drammatiche della storia".

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