Strasburgo - L'Europa mette in moto il motore nella lotta all'inquinamento. L’europarlamento, infatti, ha approvato il piano di azione per la riduzione delle emissioni di Co2 entro il 2020, concordata la scorsa settimana dai capi di Stato e di governo dell'Unione europea. I sei testi all'ordine del giorno (energie rinnovabili, scambio di emissioni, impegni degli stati, cattura e stoccaggio Co2, riduzione delle emissioni dei carburanti e dell’inquinamento auto) sono passati con una maggioranza tra 559 e 670 voti su un totale di 785 parlamentari.
Un triplice obiettivo Le sei direttive approvate contengono gli strumenti per raggiungere entro il 2020 un triplice obiettivo: riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, aumento del 20% del risparmio energetico e aumento al 20% della quota dei consumi totali coperta da energia prodotta da fonti rinnovabili.
Grande cooperazione "Il parlamento - ha detto al termine delle operazioni di voto il presidente dell’assemblea di Strasburgo Hans Gert Poettering - ha avuto un atteggiamento di grande cooperazione con il Consiglio, ma la procedura adottata è un’eccezione".
Per facilitare e mettere in sicurezza l’esito dell’esame parlamentare, la presidenza ha infatti deciso di sottoporre al voto prima di tutto gli emendamenti frutto del compromesso raggiunto tra Consiglio-Commissione e parlamento. Una volta approvati questi emendamenti tutti gli altri sono automaticamente decaduti e il pacchetto clima è stato adottato.
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