Internazionalizzazione ma anche forte radicamento sul territorio italiano e, in modo particolare, su quello capitolino, che del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, ospita la sede principale. Ieri è stato un giorno di bilanci per lente pubblico che da solo costituisce uno dei primi motori dellinnovazione del Bel Paese, grazie alla sua capacità di operare a tutto tondo nei settori più vari, creare sinergie proficue con investitori privati e attrarre fondi europei. Dalla relazione del presidente Luciano Maiani è emerso che il 2007 è stato un anno «nel complesso soddisfacente», ma in cui sono emersi dei «limiti» contestuali, delle criticità nemmeno troppo difficili da immaginare: su tutte il deficit dei finanziamenti statali e il numero troppo basso di ricercatori a disposizione. Due punti sui quali Maiani, da appena sei mesi sulla poltrona più importante di piazzale Aldo Moro, ha già lavorato con risultati incoraggianti. Sono stati previsti, almeno per il momento, una serie di concorsi per 318 posti rivolti a giovani da inserire nella fitta rete del Consiglio, oltre a una stabilizzazione di una quota di precari. Risorse umane vitali per continuare a tagliare traguardi ambiziosi e portare a termine progetti di successo, analoghi a quelli realizzati di recente. A Roma, giusto per limitarci a qualche esempio di carattere locale, grosse soddisfazioni sono arrivate dallIstituto di neurobiologia e medicina molecolare, che sta lavorando agli impieghi terapeutici dellNgf, il fattore di crescita neuronale che valse il Nobel a Rita Levi Montalcini. Lobiettivo verso cui tende la ricerca mira a trovare una cura per lAlzheimer, un farmaco che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione copernicana in ambito medico.
Forte anche limpronta tecnologica nei progetti capitolini del Cnr: lIstituto sullinquinamento atmosferico di Montelibretti ha elaborato una serie di soluzioni per migliorare la qualità dellaria a Pechino durante le Olimpiadi, mentre lIstituto per le tecnologie applicate ai Beni Culturali ha realizzato, allinterno del museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, la prima installazione virtuale archeologica multi-utente in Europa dedicata alla via Flaminia. I visitatori possono interagire con la fedele ricostruzione della consolare che collegava Roma con Rimini, visitando i monumenti ormai scomparsi e riportati «in vita» dai ricercatori dopo due anni di lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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