Colombia: la Chiesa propone dialogo con i terroristi in Europa

Le Farc sembravano in difficoltà, ma la barbara uccisione di un governatore ha dimostrato che sono ancora temibili

Ora ci prova la Chiesa. Dopo il barbaro assassinio del governatore del dipartimento di Caquetà, rapito e sgozzato da un commando di venti uomini circa, è il cardinale Dario Castrillon, capo della chiesa colombiana, a cercare un canale di dialogo con i guerriglieri delle Farc. Il cardinale ha proposto l'apertura di un tavolo in Europa e ha inoltrato il suo messaggio, d'accordo con il presidente Uribe, al capo delle Farc Alfonso Cano. Le frac contano un esercito compreso fra i 6 e i 10 mila uomini e sono in guerra da quarant'anni con il governo colombiano. Nei mesi scorsi, le Farc hanno subito gravi colpi, ma questo non significa che la loro fine sia imminente. Anzi l'azione di forza che ha portato alla morte di Luis Francisco Cuellar, il governatore di Caquetà, dimostra che le Farc sono ancora forti e possono provocare gravi danni agli equilibri politici ed economici del Paese.

Per questo il messaggio di Castrilon può essere molto importante, anche se nessuno si fa illusioni: sono ancora decine gli ostaggi dei terroristi, segregati negli spazi immensi e inaccessibili della selva. Per Uribe, comunque, i terroristi hanno ucciso Cuellar perché braccati dalle forze di sicurezza.

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