IL COLONNELLO

L’offensiva dei ribelli libici continua. Oggi dovrebbe partire l’attacco a Brega, città petrolifera nelle mani delle truppe fedeli a Gheddafi. L’obiettivo resta Tripoli, ma secondo l’inviato speciale russo in Libia, il raìs sarebbe pronto a distruggere la capitale con missili terra-terra. «Se gli insorti prenderanno la città, la copriremo di missili e la faremo saltare in aria», avrebbe detto Gheddafi. Che ha anche parlato alla tv di stato: «Resisteremo fino alla fine - ha dichiarato -. La Nato sta uccidendo bambini innocenti» e rivolto ai suoi sostenitori: «Marciate su Bengasi».

Intanto il ministro degli Esteri Franco Frattini, in partenza per Istanbul dove oggi e domani si terrà la quarta riunione del Gruppo di contatto, ha spiegato che non ci sono tempi certi sulla fine delle operazioni della Nato in Libia, ma che c’è una «percezione seria di urgenza». Poi Frattini ha commentato la chiusura del premier libico nei confronti dell’Eni: «Siamo noi che non vogliamo e non possiamo fare contratti» con Tripoli.

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