Giudici picconatori della sicurezza. Pezzo dopo pezzo le sentenze e i pronunciamenti della magistratura stanno smontando il «pacchetto sicurezza». Il pericolo? «Le strade si riempiranno - avverte il vicesindaco Riccardo De Corato - di irregolari inespellibili, ma anche di prostitute e accattoni molesti. E diminuirà la sicurezza reale e percepita». Basta leggere le sentenze per rendersene conto: pochi giorni fa la Cassazione ha decretato che i clandestini malati gravi devono essere curati e non possono essere espulsi. La Procura, recependo la direttiva Ue, ha «graziato» chi non rispetta gli ordini di espulsione della Questura. Per non parlare della sentenza della Consulta che sancisce limpunibilità per i clandestini indigenti o quella della Cassazione che rende impossibile espellere i clandestini in presenza di figli. Dopo la bocciatura della Consulta dellaggravante clandestinità, prevista dal «pacchetto sicurezza», una recente sentenza del Tribunale vorrebbe farla diventare retroattiva.
«È francamente curioso - sottolinea De Corato - che da una parte il Questore elogi pubblicamente le ordinanze, che hanno permesso di dimezzare le prostitute sulle strade, ridurre i reati per spaccio e diminuire il degrado portato da mendicanti e che il ministro dellInterno Roberto Maroni elogi, davanti a un consesso mondiale sulla sicurezza in Israele i provvedimenti dei sindaci che hanno contribuito alla decrescita dei reati (48% in due anni), e dallaltra i giudici, che evidentemente non conoscono le difficoltà dei quartieri, cassino i nuovi poteri dei sindaci».Il commento Come si smonta il pacchetto-sicurezza
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