Commercianti Via Dante boccia gli alberi di Abbado

«È una delle isole pedonali più belle di Milano, immaginare uno scenario diverso è pericoloso». A preoccupare il vicepresidente dell’Epam Giuseppe Gissi, che è anche numero uno dell’associazione via Dante Futura che riunisce i negozianti e pubblici esercizi che operano tra piazza Cordusio e il Castello, sono «gli alberi di Abbado». Il progetto di un filare che crei una passeggiata verde tra il Duomo e il Castello porta la firma dell’architetto Renzo Piano ed è già stato consegnato al Comune. Il maestro Claudio Abbado ha chiesto un cachet «ecologico» (90mila alberi n città) per tornare a dirigere nel 2010 alla Scala, e quello del centro è il progetto a cui tiene di più. Ma i commercianti sono sul piede di guerra.

Intanto, afferma Gissi, «con gli affitti stratosferici che paghiamo, ci auguriamo di essere interpellati dall’amministrazione prima che venga dato il via libera». Ma insiste: via Dante «è l’unica con gli edifici tutti alla stessa altezza, è larga 22 metri, un ordine che rischia di essere disturbato dalla presenza inappropriata degli alberi».

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