Compagni in fuga L’Italia dei Valori «scippa» uomini a Rifondazione

Rifondazione Comunista perde un esponente nel consiglio comunale di Carcare. Un ex compagno che preferisce continuare la sua attività in nome dell’Italia dei Valori, esattamente come il vicepresidente del consiglio comunale di Genova Niccolò scialfa passato da Rifondazione ai dipietristi. Nel corso dell'ultima seduta i consiglieri hanno infatti preso atto dell'uscita di Stefano Quaini dal Prc e del suo ingresso nell'Italia dei Valori con la relativa costituzione del nuovo gruppo consiliare. Non senza polemiche. Parole forti sono infatti state utilizzate dal consigliere uscente per manifestare ai colleghi del Consiglio le motivazioni che hanno portato a tale scelta: "In questi mesi - ha spiegato Quaini - mi sono accorto che Rifondazione è diventata troppo legata alle logiche di potere, agli interessi in gioco, e non lascia più spazio al libero pensiero". Un disagio maturato, per la verità, in meno di un anno: dal 28 aprile del 2008, precisamente, a quando cioè risale la delibera che in Consiglio ha ufficializzato la sua adesione al Prc. Adesione annunciata con soddisfazione dalla direzione provinciale di Rifondazione, che poteva così contare su due esponenti del partito in Comune. Insieme a Quaini, l'attuale assessore al Bilancio Furio Mocco. "Dopo due anni trascorsi lontani dal Prc - si legge nella nota della direzione provinciale dello stesso partito, datata marzo 2008 -, si è nuovamente riscritto nel 2007 spinto dalle battaglie condotte a livello provinciale dal nostro partito in difesa della sanità nella nostra realtà territoriale e in particolare in difesa del Santa Corona di Pietra Ligure".

Manco a dirlo, proprio la questione delle politiche in tema di sanità hanno nuovamente acceso la miccia, facendo poi esplodere i dissapori tra Quaini, che non a caso di professione fa l'anestesista al Santa Corona ed è il responsabile medici della Cgil all'interno della struttura, e il partito della Rifondazione.

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