da Milano
Compagnia di San Paolo sta studiando lingresso nel megafondo lanciato dalla Cassa depositi e prestiti per investire nelle infrastrutture del Paese. «Noi facciamo gli investimenti in unottica equilibrata», ha ribadito a Radiocor il vicepresidente dellEnte torinese, Carlo Callieri, impegnato a Salerno per la presentazione della Fondazione per il Sud. La Compagnia sta al momento facendo la valutazione con lassistenza di un advisor internazionale e solo al termine di questa analisi prenderà le proprie decisioni: «Noi non facciamo investimenti per simpatia», ha proseguito Callieri ma in realtà lassenza dellEnte guidato da Franzo Grande Stevens al lancio del megafondo non è passato inosservato in Piazza Affari. Anche perché tra i «promotori» delliniziativa, insieme ad altre grandi banche, ci sono la stessa Intesa Sanpaolo e la Fondazione Cariplo di Giuseppe Guzzetti.
In attesa di sistemazione anche laccordo tra i grandi soci della superbanca presieduta da Giovanni Bazoli. «Abbiamo i nostri tempi, dobbiamo discutere», ha proseguito Callieri senza escludere che il patto si possa allargare a nuovi soci: «In questo momento cè quello tra le fondazioni, poi vedremo, sicuramente cè il limite del 29,9% del capitale» oltre il quale scatterebbe lobbligo di promuovere unOpa. Nel frattempo a Torino il direttore generale Pietro Modiano è tornato a commentare il clima allinterno della superbanca: «Figuriamoci se stiamo a litigare, tra noi cè una coesione straordinaria».
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