Il Comune abbandona parchi e giardini in balìa delle «tigri»

Il Comune abbandona  parchi e giardini in balìa delle «tigri»

(...) «Perché - spiega un'amica nel mostrare gambe e braccia martoriate - per quanto cerchi di proteggerti, in qualche modo le zanzare tigre riescono sempre a pungerti». D'altra parte «quest'anno è stato un anno particolarmente favorevole alla proliferazione delle zanzare», spiega l'assessore all'Ambiente Carlo Senesi. A dirlo il monitoraggio che da due anni il Comune fa in collaborazione col Dipartimento di Matematica dell'Università di Genova e l'Istituto Zooprofilattico di Piemonte e Valle D'Aosta. Ben 72 «ovitrappole» sistemate sul territorio cittadino che già dalla primavera avevano previsto un «annus horribilis» per la forte presenza di culicidae, di cui l'aedes albopictus (zanzare tigre, appunto), rappresenta il tipo più aggressivo. Insomma, tutto previsto e aggravato dal clima particolarmente piovoso e caldo del mese di agosto. Tanto più che sul fronte della prevenzione, aggiunge Senesi, «le bonifiche periodiche vengono fatte solo nei parchi più importanti come villa Imperiale, villa Gambaro, i giardini di via Bottini, viale Teano e i parchi di Nervi». E se sui privati («per mancanza di fondi», spiega ancora l'assessore) non esiste una campagna di informazione su come ridurre i rischi di proliferazione degli insetti, nelle aree verdi pubbliche più piccole la bonifica viene fatta solo se vengono segnalate situazioni particolarmente gravi. E comunque troppo tardi secondo l'esperienza dell'assessore Giuseppina Montanari che è responsabile del regolamento del verde e della riqualificazione dei parchi e in passato ha organizzato a Reggio Emilia una campagna antizanzare in collaborazione col noto etologo Giorgio Celli dell'Università di Bologna.
«La prevenzione più efficace viene realizzata tra aprile e maggio, nella fase di apertura delle larve», assicura. In conclusione: per i bambini che vanno a giocare nei giardini di quartiere e per le persone più anziane in cerca di un rifugio contro la calura estiva, l'unica soluzione è spalmarsi (o spruzzarsi) dalla testa ai piedi. Poi c'è il discorso dei ristagni d'acqua, della pulizia del terreno e dei tombini. E qui entra in scena l'assessore responsabile della Manutenzione e del Verde, Elisabetta Corda, che spiega: «la pulizia delle aree verdi sotto i 3 mila metri quadrati è di competenza dei municipi coi quali collaboriamo per predisporre una programmazione degli interventi». Ma anche in questo caso il tempo (meteorologico) non è stato galantuomo perché, aggiunge l'assessore, le piogge e il caldo hanno accelerato la ricrescita del verde e dell'erba alta. Senza contare la riduzione fisiologica del personale durante le ferie estive. «Ho sentito il responsabile di Aster che mi ha assicurato che nei prossimi giorni effettuerà una pulizia completa del giardino di via Fabrizi», spiega il consigliere del municipio Levante Salvatore Trotta che, direttamente dalla costiera Amalfitana, appena è venuto a conoscenza del problema si è mobilitato. È stato lui a far risistemare lo spazio verde ed è sempre lui che annaffia le piante o toglie le foglie quando ce n'è bisogno. «Ho ottenuto dei nuovi tavoli da pic-nic e delle sedie di plastica, mentre a breve bisognerebbe ricoprire il campetto con dell'erba sintetica», spiega Trotta che di fatto li ha adottati quei giardini che durante l'anno scolastico sono un via vai di mamme, nonni e bambini che vanno e vengono da scuola. E se d'inverno la preoccupazione è non dimenticarsi i libri, ora è quella di non scordarsi lo spray.

Perché anche se l'assessore Senesi ieri ha mostrato un diagramma relativo alla presenza delle zanzare che per la prima volta dall'inizio dell'estate segna un leggero calo, l'imperativo - per le povere vittime delle voracissime zanzare tigre di via Fabrizi, come di quelle di tante altre aree verdi cittadine - rimane quello di armarsi di essenze di piretro, geranio o di qualche prodotto di sintesi di ultima generazione.

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