Confindustria: «Coperta corta, ma si poteva fare di più»

La Confindustria è soddisfatta ma non troppo del decreto incentivi: da una parte prende atto dell’impegno del governo a favore dei consumi e dei settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi; ma dall’altra ritiene che le misure adottate siano «finanziariamente limitate, e molti settori in difficoltà non potranno beneficiare dei vantaggi previsti». Allo stesso tempo, gli imprenditori si rendono conto che la coperta è corta, «la finanza pubblica non permette il varo di misure più consistenti». La Confcommercio, a sua volta, chiede più risorse per i consumi «in affanno da lungo tempo».
Tutte le associazioni imprenditoriali avrebbero voluto di più. Secondo l’Ancma (settore motociclistico), i fondi assegnati sono molto inferiori alle necessità, e dunque la boccata d’ossigeno sarà limitata ad aprile, con un incremento aggiuntivo di vendite valutato in 30mila unità. «Da maggio - stima l’associazione - le consegne accuseranno un calo del 25-30%». Il settore aveva sollecitato aiuti per 87 milioni. Positivo, invece, il commento dell’Anima, la federazione meccanica varia della Confindustria. Il decreto è una «risposta efficace alla crisi particolarmente grave di alcuni settori della meccanica, come le macchine movimento terra e le gru per l’edilizia - dice il presidente Sandro Bonomi - ma sarebbe servito un po’ di coraggio in più, utilizzando magari le risorse provenienti dallo scudo fiscale». L’Anima chiede che gli incentivi si allarghino ai sistemi di climatizzazione invernale ed estiva, che sono tra le cause principali dell’inquinamento nelle città. Positivo il commento dell’Unacoma (macchine agricole). E Guidalberto Guidi (Anie): «Segnale incoraggiante. Ci auguriamo che il decreto possa contribuire a stimolare la domanda per i nostri comparti: elettrotecnica ed elettronica». Positivo il commento del presidente dell’Ucina, Francesco Albertoni. Al Salone nautico di Venezia le reazioni sono state prevalentemente positive. Al di là degli importi economici in gioco, il settore della nautica da diporto riconosce il «valore simbolico» dell’attenzione ricevuta da parte del governo. La Cisl ricorda che «finalmente c’è stato un segnale di attenzione per i porti». Per Confindustria servizi innovativi e tecnologici (Sit) si tratta di un provvedimento tampone, mentre sarebbe stato necessario stimolare i settori maggiormente innovativi. La Confartigianato approva le misure di sostegno a settori manifatturieri fortemente investiti dalla crisi, come il tessile e l’arredamento delle cucine.

Agli incentivi limitati, l’associazione artigiana preferirebbe, dice il presidente Giorgio Guerrini, «interventi strutturali per semplificare l’attività delle imprese e garantirne la continuità». Per il settore dello zucchero, «dimenticato» dal decreto incentivi, il ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, ha preparato due emendamenti al provvedimento, con aiuti finanziari e accisa zero.

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