Il Coni freme Ora serve il «sì» di Monti

Il Coni freme Ora serve il «sì» di Monti

La paura c’è, inutile negarlo. Ma prevale l’ottimismo. Così il Coni vive le ore di attesa che lo separano dalla decisione del governo di Mario Monti sulla candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2020. Il premier dovrebbe sciogliere le riserve oggi, in occasione del consiglio dei ministri. Il 15 febbraio il governo deve poi far pervenire al Comitato olimpico internazionale (Cio) la lettera di garanzia, un presupposto indispensabile per andare avanti nel processo di candidatura. Ma il tempo stringe e il presidente del Coni, Gianni Petrucci, auspica «che la decisione del governo arrivi prima del 15 febbraio, perchèéil Cio già dal 3 febbraio pone una serie di protocolli da seguire». In ballo, secondo il n.1 del Coni, «c’è anche la credibilità internazionale dello sport italiano. A questo nessuno pensa, ma per noi ha un peso. E non può essere spazzata via con un colpo di vento».

Inutile domandare a Petrucci se un «no» alla candidatura di Roma potrebbe mettere a rischio anche la tenuta del governo Monti. «Non voglio parlare di un “no”, non posso pensare che arrivi una risposta negativa. Roma 2020 è un’occasione da non perdere».

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