Alla Corte Europea l’ultima parola sulla detraibilità dell’Iva al 50%

In principio era soprattutto il leasing, strumento di credito subito preferito alle altre forme di finanziamento per i vantaggi fiscali, nel tempo divenuti più lievi. Poi, alla fine degli anni Novanta, la locazione operativa delle vetture aziendali e l’esplosione del fenomeno: auto e servizi inclusi, a fronte di un canone periodico. «La formula del noleggio a lungo termine - dice Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor - si è imposta tra le medie e grandi aziende perché trasforma l’intera gestione del parco veicoli in un ammontare mensile predeterminato. Le alternative sono l’acquisto in proprietà, scelto da chi ritiene che l’auto sia un asset o piuttosto dispone di liquidi ed evita di pagare interessi per la locazione finanziaria, e il full leasing».
Opzione, questa, tuttora poco diffusa, che aggiunge alla forma tradizionale un insieme di servizi, come risposta al noleggio. «In Italia le auto immatricolate nell’anno a società e imprese rappresentano circa il 28% del totale: è una quota, che peraltro comprende anche le vetture a km 0, ben inferiore alle percentuali riscontrate in altri Paesi europei. Nei quali è però molto più diffusa la pratica dell’auto aziendale come benefit al dipendente». E dove, stando all’analisi del magazine CarFleet, anche il trattamento tributario è diverso: nel Regno Unito, per esempio, ove la normativa consente di ammortizzare il doppio dei costi ammessi dal fisco italiano, mentre in Germania e Danimarca, come pure nei Paesi Bassi, in Spagna e Portogallo, non vi è alcun tetto di deducibilità. Quanto poi alla detraibilità dell’Iva sulle spese per noleggio a lungo termine di vetture aziendali non strumentali, la Francia presenta la situazione migliore, concedendola al 100%, quota che è tale anche nel Regno Unito, mentre passa al 50% in Germania, Belgio e Spagna. In Italia la Finanziaria 2006 ha portato la detrazione dell’imposta al 15% (è il 50% per i veicoli a motore elettrico), «ma - aggiunge Quagliano - è in atto una vertenza presso la Corte Europea: se l’istanza fosse accolta, diventerebbe detraibile il 50% dell’Iva, fornendo al mercato italiano un significativo impulso». Oggi gli operatori del noleggio guardano a Pmi e professionisti come a un nuovo importante canale di sbocco.

«Servono offerte specifiche a tariffe competitive: non è semplice perché più il cliente è piccolo, più aumentano i rischi d’insolvenza e gli oneri di gestione dei contratti. Il mercato decollerà anche in questo segmento solo dimostrando che il noleggio rappresenta davvero la scelta più vantaggiosa».

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