Così Lucrezia attaccò Marina Ripa di Meana

Il rapporto padre-figlio è complicato. Ma anche fra madre e figlia ci possono essere relazioni molto burrascose. Lo testimonia il rapporto fra Marina Ripa di Meana e la figlia Lucrezia Lante della Rovere. La seconda, in una intervista su «Sette», sparò a zero sulle rifatte e sui ritocchi della chirurgia estetica. E a proposito delle difficoltà con le sue figlie adolescenti, disse: «Non è che avessi avuto un modello familiare molto solido», rincarando poi la dose sulla madre che, dopo la separazione dal padre, «ebbe compagni che con me non erano molto paterni. Ho vissuto infanzia e adolescenza con le tate in un appartamento diverso da quello di mamma». Parole a cui la madre Marina ha replicato con una lettera, parlando di giudizi dati con «violenza critica, priva di qualsiasi autocritica».

«Invece di mugolare sul mio nome quando l’intervistatore le chiede un giudizio al riguardo delle mie “mostrificazioni” avrebbe potuto, forse, rispondere ricordando che sua madre negli ultimi nove anni in fatto di chirurgia non ha affrontato “ritocchi estetici” ma quattro interventi per cancro al rene prima, e poi ai polmoni». E sulla famiglia aggiunge: «Lucrezia non ha ancora la maturità per riconoscere che da quasi trenta anni lei ha, con me e Carlo, una famiglia forte, che l’ha sempre amata, seguita e incoraggiata».

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