Così Zapatero ha aperto a donne single e omosessuali

È diventata la meta preferita di chi non può avere figli. La Spagna da parecchi anni ha una legge sulla riproduzione assistita - entrata in vigore nel 1988, opera del governo dell’ex premier socialista González -. Il primo ministro José Maria Aznar, al potere dal 1996 al 2004, non l'ha modificata ma è stato il leader socialista oggi al governo José Louis Zapatero a cambiarne il contenuto nel 2006. Da allora la fecondazione artificiale in Spagna è permessa a single e coppie omosessuali. Le donazioni sono anonime. Ai centri specializzati si possono dunque rivolgere donne single che abbiano almeno 18 anni e godano di buona salute psicofisica. La legge spagnola non permette di scegliere il sesso del bambino (tranne che nel caso di malattie legate ai cromosomi sessuali).

Dopo l’introduzione della legge 40 in Italia, la Spagna è diventata la meta preferita di molti italiani. Secondo l’osservatorio sul turismo procreativo, in 7 centri spagnoli considerati nell'indagine gli italiani rappresentano fra il 10% e il 50% dei pazienti.

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