Costi della politica: più della trasparenza contano i numeri

Le indagini sui rimborsi presentati dai parlamentari inglesi hanno permesso di venire a conoscenza di spese altamente improbabili. Fra cui quelle di un uomo che ha addebitato l’acquisto di Tampax al contribuente. Da quelle parti può accadere perché queste informazioni sono di dominio pubblico e chiunque può andare a mettere il naso nei pagamenti fatti ai deputati. Sarebbe bello se la stessa trasparenza fosse presente anche in Italia, che ogni contribuente fosse in grado di accedere magari via internet al servizio di Camera e Senato per vedere quanti rimborsi ha chiesto questo o quell’onorevole/senatore.

L’idea sarebbe ottima ma realizzarla temo sia quasi impossibile, basti ricordare che per anni i conti del Quirinale sono stati tenuti segreti mentre quelli della Casa Bianca o di Buckingham Palace da sempre sono a disposizione di chiunque, ora anche sulla Rete. Certo non è semplice introdurre questa trasparenza, soprattutto in un Parlamento dove basta affermare di aver smarrito qualsiasi cosa per vedersela ripagata senza necessità di giustificazioni di sorta.
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