José Di Mase è amministratore delegato di Piaggio Aero dal 98. Nato in Venezuela è stato scelto direttamente da Piero Ferrari, quando questi è divenuto presidente dellazienda aeronautica ligure. «Innanzitutto - afferma Di Mase - vogliamo consolidare la nostra presenza nei mercati nordamericani ed europeo. Stiamo entrando in Medio Oriente specie dopo lentrata nellazionariato di Mubadala. Per ora, invece, ci teniamo fuori dai mercati cinese, russo e indiano».
Perché questa decisione?
«La nostra capacità produttiva è troppo bassa. Ma le cose stanno per cambiare. A fine anno infatti avvieremo i lavori del nuovo impianto di Villanova dAlbenga che sostituirà quello di Finale Ligure e che porterà da 1.00 a 1.600 gli addetti. Dal 2009 vi avvieremo la parte operativa dellaccordo con Pratt&Whitney Canada firmato nel 2006 per la costruzione dei motori PW206/PW207 per il mercato elicotteristico. Linvestimento è di 60 milioni, ma in 20 anni ci attendiamo ritorni per 600 milioni».
Tornando al presente, quali sono stati i risultati del 2006 e cosa vi aspettate per questanno?
«Abbiamo aumentato del 9% il fatturato arrivando a 144 milioni, questanno arriveremo a 177 milioni con una crescita del 23% poiché riusciremo a consegnare 23 P.180 Avanti II contro i 19 del 2006».
Dopo il Salone di Parigi, Piaggio Aero sarà presente anche allNbaa che quest'anno si svolgerà ad Atlanta e a novembre sarà presente alla Fiera aeronautica di Dubai.
«Laccordo di sponsorizzazione con i piloti della Ferrari ci porta molta fortuna, pensiamo di continuarlo perché è apprezzato dai clienti e si lega a unimmagine e a un contesto molto hi-tech».
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