Per crescere i taxisti chiedono aiuto agli hacker

I taxisti chiedono aiuto agli hacker per migliorare la loro app. A Roma, il 13 e il 14 giugno gli sviluppatori sono chiamati a raccolta da It Taxi, l'App che mette in contatto taxisti e clienti in tutta Italia. L'occasione è TaxiHack. Una «maratona informatica» (hackathon) organizzata da Uri-Unione dei Radiotaxi italiani che coinvolgerà i partecipanti a cimentarsi nella sfida di trovare soluzioni innovative per l'app che punta a «svecchiare» il settore. It Taxi infatti vuole attaccare Uber, il servizio di auto con conducente, sul suo stesso terreno. Per questo tra gli obiettivi proposti agli hacker sviluppatori c'è anche quello di creare un servizio che permetta ai viaggiatori di dividere la spesa del taxi su eventuali percorsi lunghi. It Taxi è già attiva in 40 città e coinvolge circa 12mila taxi in tutta italia. Ora l'obiettivo è quello di innovare la mobilità su taxi, garantendo agli utenti soluzioni sempre più «smart» per agevolare gli spostamenti in città e tra diversi centri. Del resto anche New York ha avuto la sua «hackathon», pratica di sviluppo sofware che negli Stati Uniti è partita già a metà degli anni '90, taxistica per risolvere alcuni problemi. Così sarà per la manifestazione romana.

Le registrazioni per partecipare a TaxiHack sono aperte su Eventbrite (http://thetaxihack.eventbrite.com/), con una quota di iscrizione di 5 euro. L'hackathon sarà anche l'occasione per i developer di conoscere il team di sviluppo di It Taxi ed esplorare nuove occasioni lavorative.

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