Crisi, monito dell'Fmi: "Il debito va ridotto, mantenere gli stimoli"

L'Fmi invita a un ritorno alla responsabilità nei conti pubblici: "Servono riforme strutturali che riducano il debito aumentando le entrate fiscali e bilanciando l’invecchiamento dei popoli"

Crisi, monito dell'Fmi: 
"Il debito va ridotto, 
mantenere gli stimoli"

New York - La crisi si è tradotta in aumento del debito e del deficit in molti paesi: "E' necessario ridurre il debito" anche attraverso l’attuazione di riforme strutturali, fra le quali quella della pensioni. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) invita a un ritorno alla responsabilità nei conti pubblici. Fra le altre riforme da attuare figurano anche il contenimento delle spese e l’aumento delle entrate attraverso la lotta all’evasione. "Una crescita maggiore attraverso riforme strutturali, inclusa una maggiore concorrenza sul mercato di beni e servizi e la rimozione di distorsioni sul mercato del lavoro, può contribuire in modo significativo a ridurre il debito aumentando le entrate fiscali e bilanciando gli effetti non desiderabili derivanti dall’invecchiamento della popolazione".

Mantenere gli stimoli nel 2010 In molti paesi avanzati è necessario mantenere gli stimoli all’economia per tutto il 2010 e avviare il processo di ritiro nel 2011 se l’economia si evolverà come previsto. Secondo l'Fmi, la giusta tempistica e le corrette modalità del ritiro delle misure di stimolo messe in campo per affrontare la crisi "dipendono dallo stato di salute dell’economia e del mercato finanziario. Una sincronizzazione" delle exit strategy fra i paesi avanzati e quelli emergenti "non è - precisa il Fondo - né possibile né auspicabile". Le misure straordinarie messe in atto "hanno aiutato a ridurre la severità della recessione e a stabilizzare i mercati". Le exit strategy devono essere "coerenti, credibili e coordinate". Per essere efficaci dovrebbero anche essere flessibili, integrate e basate sul mercato.

Il Fondo sottolinea che i "principi base e i piani" di ritiro dalle misure straordinarie messe in atto per far fronte alla crisi "devono essere chiaramente comunicate al fine di ridurre l’incertezza, ancorare le aspettative e raccogliere il supporto pubblico necessario".

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