"Come andrà martedì? Voglio ascoltare le parole del presidente del Consiglio. Certo se il mood è quello delle scorse settimane, allora la via maestra è chiara".
Intervistato da Alessandro Sallusti alla Versiliana poco dopo il duro comunicato con cui i 5 Stelle lo hanno ufficialmente scaricato, Matteo Salvini assicura di voler tirar dritto sulla sua strada e di non voler lasciare il Viminale. "Fossimo una democrazia normale sappiamo come andrebbe a finire, si andrebbe subito al voto", ha spiegato, "Chi ha paura del popolo è perché ha la coscienza sporca".
Poi si è scagliato con un - per ora ancora ipotetico - governo M5S-Pd che eviterebbe il ritorno alle urne: "Sarebbe fare una truffa agli italiani", ha detto, "Non darò ai compagni la possibilità di guidare la sicurezza in Italia. Oggi il Movimento 5 Stelle ha detto che sono inaffidabile. Lo dicono quelli che sono pronti a governare con Boschi, Renzi e Prodi. Pensando a un governo M5S-Pd, immaginerei, dopo tutto quello che ha detto Di Maio al Partito democratico, una prima seduta del Cdm a Bibbiano. Voi riterreste normale un governo Pd-M5s o di marziani? Mi sembrano tutte ipotesi per buttare fuori Salvini e la Lega".
Nel pomeriggio, Salvini aveva tentato una mediazione: "Si ritorni al voto o ci si risiede al tavolo e si lavora", aveva detto. Ma coi 5 Stelle ormai pronti alla rottura sembra sempre più difficile che la crisi di governo possa rientrare. "Se fanno un accordo sulla spartizione del potere, io i numeri in Parlamento per fermarli non li ho...
", ammette il vicepremier, "Allora ci ritroveremo pacificamente nelle piazze italiane a chiedere il diritto di voto. Vado solo avanti, indietro non si torna. Quando c'è il rischio di rivederci Renzi al governo si va solo avanti e tempo da perdere non ce n'è".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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