Kiev - Il presidente del parlamento ucraino ha dichiarato "dissolta" la coalizione al governo legata alla cosiddetta "rivoluzione arancione", aprendo così la strada a trattative complicate per trovare una alternativa praticabile. "Sono obbligato ad adempiere al mio dovere costituzionale. Lo si attendeva da molto tempo, ma per me è estremamente triste", ha detto alla camera il presidente Arseniy Yatsenyuk. "Dichiaro ufficialmente dissolta la coalizione di forze democratiche... nel parlamento ucraino". La coalizione era composta dalle forze guidate dal presidente Viktor Yushchenko e dal primo ministro Yulia Tymoshenko, alleati nella rivoluzione del 2004, che da allora hanno litigato di continuo".
Trenta giorni per fare un nuovo governo I partiti hanno da adesso trenta giorni di tempo per dare vita a un nuovo governo, trascorsi i quali il presidente Viktor Yushchenko potrà indire nuove elezioni. "Non è un’apocalisse - ha continuato Yatsenyuk- è una sfida per la democrazia, e spero che la supereremo insieme". A determinare la crisi di governo era stata la crisi nel Caucaso.
"Nostra Ucraina" di Yushchenko aveva ritirato la delegazione dal governo presieduto da Yulia Tymoshenko, che si era schierata su posizioni filo-russe con il preciso obiettivo di restringere i poteri del presidente.
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