Investì e uccise disabile sulle strisce pedonali, ma il giudice lo assolve

Un sessantenne di Pesaro era finito a processo per omicidio stradale per aver investito un sessantaduenne in carrozzina che attraversava sulle strisce. Il giudice lo ha però assolto e ha annullato la richiesta di risarcimento

Investì e uccise disabile sulle strisce pedonali, ma il giudice lo assolve

Al volante della propria auto, avrebbe travolto e ucciso un sessantaduenne disabile, mentre quest'ultimo stava attraversando sulle strisce pedonali. Era quindi finito a processo con l'accusa di omicidio stradale, ma proprio nelle scorse ore il giudice lo ha assolto giudicando insufficienti le prove contro di lui. Protagonista della vicenda svoltasi a Pesaro è un uomo di 60 anni, originario della città marchigiana. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, l'episodio che diede inizio alla controversia avvenne quasi due anni fa. Era infatti il marzo del 2021 quando il pensionato attraversava una via non distante dal centro sulla propria carrozzina. Era quasi arrivato sul marciapiede opposto, quando venne urtato dall'automobile guidata dal sessantenne: la carrozzina rimase in piedi, ma a seguito dell'urto l'uomo venne sbalzato di qualche metro e cadde rovinosamente sull'asfalto, picchiando la testa.

Sul posto giunsero immediatamente sia le forze dell'ordine che i sanitari del 118: questi ultimi in particolare tentarono di rianimare la vittime, ma ogni tentativo risultò vano: il sessantaduenne spirò poco dopo, a causa delle ferite riportate. Una tragedia che, dopo essersi consumata in strada, è proseguita nelle aule del tribunale: i familiari del defunto, tramite i rispettivi legali, avevano chiesto al conducente del mezzo un risarcimento danni pari a 225mila euro. Quest'ultimo era inoltre stato rinviato a giudizio, perchè in un primo momento c'era il sospetto che la tragedia potesse essere stata causata da una scarsa attenzione alla guida. Le indagini sembravano effettivamente portare inizialmente verso quella pista, ma alla fine il giudice ha accolto la tesi della difesa: l'imputato ha fatto del suo meglio, ma non è riuscito ad evitare l'impatto alla luce della dinamica dei fatti.

A far pendere la bilancia a favore di quest'ultimo sarebbero state anche le testimonianze di alcuni passanti che assistettero alla scena, quel giorno: i testimoni hanno dichiarato di aver visto il sessantaduenne disabile attraversare la carreggiata in maniera improvvisa. Lo proverebbe il fatto, a detta loro, di aver rischiato di essere investito da un'altra macchina che procedeva in direzione Fano, con il guidatore che è riuscito in extremis ad evitare la collisione frenando in modo repentino all'ultimo secondo. Non ce l'ha invece fatta il sessantenne, il quale aveva con tutta probabilità la visuale in parte coperta proprio da quel veicolo, che lo precedeva.

Ecco perchè il magistrato ha ritenuto non sufficienti gli indizi di colpevolezza presentati dalla procura, pronunciandosi quindi per l'assoluzione. E il verdetto ha anche annullato la richiesta di indennizzo presentata dalla famiglia, che potrebbe però essere riproposta davanti al giudice civile.

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