Cronaca giudiziaria

"Rafforzare l'inclusione economico-sociale", il Papa ringrazia Intesa Sanpaolo per l'impegno

Messaggio del Pontefice all'evento "Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo" che ha lodato il concetto di finanza etica del gruppo bancario guidato da Carlo Messina che intende destinare 1,5 miliardi entro il 2027 a progetti con lo scopo di ridurre le disuguaglianze sociali

"Rafforzare l'inclusione economico-sociale", il Papa ringrazia Intesa Sanpaolo

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"Rafforzare l'inclusione economico-sociale", il Papa ringrazia Intesa Sanpaolo

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"Caro fratello". Con queste due parole comincia la lettera che Francesco ha indirizzato a Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, per ringraziarlo dell'iniziativa "Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo. L’impegno di Intesa Sanpaolo" organizzata oggi, 26 ottobre, a Brescia per raccontare gli aspetti dell'impatto sociale del gruppo. L'evento si è articolato in più tavole rotonde concentrate su temi quali la riduzione delle disuguaglianze, il contrasto alla povertà, il sostegno all'occupazione giovanile e agli enti del Terzo Settore, la lotta all'inverno demografico. Questioni, quindi, che stanno a cuore al Papa e su cui più volte è tornato nei documenti e nelle omelie del suo pontificato.

Il messaggio del Papa

"Auspico che le vostre discussioni contribuiscano concretamente a disegnare un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell'economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale", ha affermato il Pontefice nel messaggio indirizzato a Carlo Messina che porta la data del 24 ottobre. Il Papa non ha nascosto la stima per i suoi interlocutori, aggiungendo al suo auspicio: "vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto". Circa un anno fa, nel discorso che tenne ai giovani dell'evento "Economy of Francesco", il Pontefice argentino parlò della necessità di costruire una "nuova economia" ispirata a san Francesco d’Assisi. Un punto su cui è tornato nella lettera per l'iniziativa di Sanpaolo spiegando di comprendere "il presente evento anche come la vostra risposta alla esortazione che ebbi a rivolgervi e che invocava l'esigenza di elaborare nuove forme di economia e finanza realmente orientate al bene comune e rispettose della dignità umana". Un invito che il Papa ha deciso di rinnovare, chiedendo al gruppo Sanpaolo di "proseguire nei vostri obiettivi per rafforzare il processo di inclusione economico-sociale rivolto con particolare attenzione ai più fragili ed in primis ai migranti, a realizzare progetti di demografia per la sostenibilità che devono trovare protagonisti giovani ed anziani, e porsi come antidoto alla cultura dello scarto". Sono temi cari al Papa che alla cultura dello scarto ha sempre opposto quella che chiama la "cultura della tenerezza".

Economia e finanza etica

Già nella Laudato si’ - di cui ha pubblicato recentemente un aggiornamento con l'esortazione apostolica “Laudate Deum” - Francesco aveva anticipato sostenuto che l'economia deve essere al servizio della vita ed aveva invocato un nuovo modello di finanza etica. Concetti ribaditi nella lettera a Carlo Messina in cui invita gli esperti di finanza a "rimanere saldi nelle ragioni e motivazioni originarie dell'arte del credito e della finanza, che hanno come fondamento la fiducia e l'uso del denaro come linfa vitale del sistema economico, perchè tutti possano avere possibilità di riuscita". Da qui l'apprezzamento per eventi come quello odierno di Sanpaolo che presentano quanto fatto dal gruppo in termini di inclusione e solidarietà. "La fiducia, nata dall'interconnessione tra le persone - ha scritto il Papa - è la pietra angolare di tutte le relazioni, comprese le relazioni finanziarie". La visione di Francesco è quella di una finanza schierata dalla parte della società ed in particolare degli ultimi in nome di una politica di fraternità. A questo scopo, il Pontefice ha sostenuto che le relazioni "possono essere costruite solo attraverso lo sviluppo di una 'cultura dell'incontro' in cui ogni voce possa essere ascoltata e tutti possano prosperare".

Intesa Sanpaolo intende destinare 1,5 miliardi entro il 2027 a progetti con lo scopo di ridurre le disuguaglianze sociali e per questo, sempre a Brescia, inaugura la “Intesa Sanpaolo per il Sociale”.

L'annuncio di questa nuova unità organizzativa è stato fatto oggi nel corso delle conclusioni dell'evento pronunciate dallo stesso Carlo Messina, già detentore da sei anni del titolo di miglior amministratore delegato delle banche europee.

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