"Lei è un narcotrafficante?". La disavventura dell'influencer napoletano

La disavventura dell'influencer napoletano Giuseppe Russo, seguito da oltre un milione di persone sui social, trattenuto all'aeroporto di Cancún dopo essere stato scambiato per un narcotrafficante dalla polizia messicana

"Lei è un narcotrafficante?". La disavventura dell'influencer napoletano
I punti chiave

Terribile esperienza per l'influencer napoletano Giuseppe Russo, rimasto bloccato per ben 2 ore e mezza all'aeroporto di Cancún (Messico) a causa di uno scambio di persona. Le autorità aereoportuali, infatti, sospettavano che fosse un narcotraficcante, un criminale suo omonimo.

Il racconto

In un video pubblicato sulla sua pagina social Il mio viaggio a Napoli (oltre un milione di followers), Giuseppe Russo ha raccontato la sua disavventura. L'influencer si era recato a Cancún con Federica, la sua fidanzata, quando, una volta atterrato, sono scattati i controlli anti-droga.

Partiti da Roma alla volta di Amsterdam, dove avevano fatto scalo per prendere il volo che li avrebbe portati a Cancún, città messicana sulla penisola dello Yucatán, i due fidanzati sono rimasti poi bloccati in aeroporto, dove le autorità hanno sequestrato a Russo sia il bagaglio a mano che il cellulare. Il motivo? Era stato scambiato per un narcotrafficante che ha il suo stesso nome.

Dopo ben 11 ore di volo, al momento di superare i controlli aeroportuali, Federica riesce a passare senza alcun problema, mentre Giuseppe Russo viene trattenuto. "Il poliziotto ha iniziato a sfogliare il mio passaporto e a guardarmi. Ha continuato a fissarmi per alcuni minuti, fino a quando non mi ha detto che dovevo fare un ulteriore controllo. Mi portano in un'altra area dell'aeroporto, molto più isolata. Mi sequestrano cellulare e bagaglio a mano, visto che non avevo ancora ritirato la valigia, e vengo chiuso a chiave", racconta Giuseppe Russo.

Dopo essere rimasto a lungo sequestrato, l'influencer viene addirittura sottoposto a interrogatorio: "Mi chiedevo cosa fosse successo, del resto non ho fatto niente, non ho mai commesso reati", confessa il giovane. Gli chiedono di confermare il suo nome e il Paese di provenienza, vogliono sapere perché si trova in Messico, lo riempiono di domande fino a quando non comprendono l'errore e lo comunicano anche al diretto interessato. "Si sono scusati per quanto accaduto. Sono rimasto bloccato lì per circa 2 ore e mezza. Questa è la piccola disavventura che ho subito", conclude.

Le conclusioni

Tornato libero, Russo ha potuto ricongiungersi con

la fidanza. Tutta acqua passata. Il soggiorno a Cancún è andato benissimo. Russo però ci tiene ad avvisare i suoi follower: "Potrebbe capitare anche a voi, quindi voglio mettervi in guardia".

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