
I punti chiave
Dopo mesi in cui giace sul fondo del mare, mancano ormai pochi giorni per l'avvio delle procedure di recupero del veliero Bayesian del defunto magnate britannico Mike Lynck affondato il 19 agosto scorso a largo di Porticello (Palermo). La data da segnare sul calendario è quella del 26 aprile con le operazioni che dovrebbero concludersi a fine maggio. Servirà forse più tempo, però, per capire le precise responsabilità su un affondamento in cui non tornano ancora molte cose.
A che punto sono le indagini
La vicenda ha dei contorni ancora molto foschi e nebulosi: il veliero di 56 metri definito "inaffondabile" dal costruttore ma che ha ceduto a una tempesta estiva con venti che hanno superato i 100 Km/h, vede indagini penali tutt'ora in corso per far luce sulla morte di Lynck e di altri sei membri dell'equipaggio tra cui la figlia 18enne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judy, il legale Chris Morvillo con la moglie Neda e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
I pm italiani cercano di capire cosa sia andato storto e chi può essere stato responsabile di un incidente che ha lasciato molto stupiti i tecnici del Regno Unito ma anche gli esperti che gravitano in questo mondo. L’Italian Sea Group, società che ha costruito lo yacht, ha negato che la barca potesse avere dei difetti di progettazione ma dietro l'affondamento ci sarebbe soltanto e unicamente un errore umano per qualcuno che ha lasciato aperto un portello vicino alla linea di galleggiamento permettendo al Bayesian di imbarcare così tanta acqua da farlo affondare.
Come ricorda il Financial Times, l’ufficio del procuratore di Termini Imerese ha indagato su James Cutfield, capitano dello yacht, così come sull’ingegnere Tim Parker Eaton e il membro dell’equipaggio Matthew Griffith per potenziale "negligenza" che ha causato il naufragio ma nessuno di loro è stato accusato in maniera formare. Dal canto loro, chi si trova sotto inchiesta non ha ulteriormente voluto commentare la vicenda che è in attesa di futuri sviluppi.
Chi riporterà a galla il Bayesian
Come detto, le operazioni preliminari inizieranno sabato 26 aprile con un primo rimorchiatore che si posizionerà dalle parti del relitto: successivamente arriverà una gru galleggiante (tra le più imponenti d'Europa) per tirare su il veliero ma non prima della metà di maggio. Bisognerà prestare la massima attenzione visto che nel serbatoio sono inabissati anche 18mila litri di diesel. Il Bayesian sarà recuperato da un accordo tra due società olandesi di salvataggio, HEBO Maritiemservice e Smit Salvage. Le società sono state scelte dalla società di consulenza britannica Tmc Marine a sua volta nominata dall’assicuratore britannico di Bayesian British Marine.
Si tratta di due eccellenze in questo campo: nel 2021 la Smit ha spostato dal canale di Suez la nave portacontainer Ever Given pesante ben 200mila tonnellante, nel 2022 ha recuperato una nave in fiamme nei presi delle Azzorre con a bordo quattromila autovetture.
Il piano di recupero ha avuto l'ok da parte del Procuratore Capo Idi Termini Imerese e dalla Guardia Costiera italiana. Tutti i costi saranno a carico della British Marine. La Smit, tra l'altro, ha partecipato anche al recupero della Costa Concordia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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