Cronaca locale

Finti incidenti, nei guai anche medici, avvocati e periti. Tre gli arresti

L'indagine è scaturita dall’analisi di alcune denunce di furti e rapine di auto attuati con la tecnica del "finto parcheggiatore"

Finti incidenti, nei guai anche medici, avvocati e periti. Tre gli arresti

Operazione dei carabinieri alle prime luci dell’alba. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli, nei confronti di tre cittadini italiani ritenuti gravemente indiziati di aver organizzato un’associazione per delinquere finalizzata a commettere furti di autovetture, rapine e truffe assicurative. Due dei destinatari della misura sono in carcere mentre un terzo è ai domiciliari.

L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura di Napoli ed è scaturita dall’analisi di alcune denunce di furti e rapine di auto attuati mediante la tecnica del cosiddetto "finto parcheggiatore". Tali azioni sono avvenute anche in danno di pazienti del policlinico A.O.U. "Federico II" e dell’ospedale Santobono.

Nel corso degli approfondimenti investigativi i carabinieri sono riusciti ad acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei destinatari dei provvedimenti e di altri indagati, in ordine all’operatività di un sodalizio dedito alle truffe in danno di compagnie assicurative e alla commissione di furti e rapine di auto i cui componenti venivano rivenduti.

Non solo. Perché dalle indagini è emersa la figura di coordinamento esercitata da uno degli indagati, destinatario anche di un decreto di sequestro preventivo di quello che si presume essere un indebito profitto ottenuto per simulare sinistri stradali, coinvolgendo a tale scopo anche professionisti tra cui medici, avvocati e periti assicurativi.

Per quanto riguarda i delitti predatori sarebbe emerso, invece, il ruolo determinante di due indagati arrestati questa mattina. Questi ultimi sarebbero coinvolti, a partire dal 2019, in più episodi di furto di autovetture. Per di più i militari hanno accertato "l'indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte dei componenti della famiglia di uno dei destinatari dei provvedimenti odierni, che, a partire dal 2021, tramite informazioni mendaci e omesse comunicazioni all'Inps, avrebbe percepito la somma di euro 38.

627 euro".

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