Coronavirus

Metro e treni stravolti da Omicron: quante corse saltano

Trenord, in affanno per le assenze dovute a isolamento e quarantena, taglia un centinaio di corse al giorno. Atm in difficoltà in vista del rientro in scuole e uffici

Metro e treni stravolti da Omicron: quante corse saltano

La variante Omicron intralcia anche i binari. E no, non è una metafora. L'esplosione di contagi in Lombardia, una delle Regioni più colpite da questa nuova ondata, si riverbera anche sul trasporto pubblico locale. A farne le spese sono i viaggiatori, per ora ancora a numero limitato per via delle vacanze. Ma con l'arrivo del nuovo anno e il rientro in uffici e scuole, la scenario è cupo.

In queste settimane, con l'arrivo delle vacanze natalizie, Trenord ha ridotto il numero di corse quotidiane in tutta la Regione. Ora ne sono programmate circa 1.800, 250 in meno rispetto ai ritmi ordinari di lavoro dell'azienda del trasporto ferroviario. Un taglio già studiato e previsto ogni anno. A queste riduzioni, tuttavia, si stanno accumulando da giorni le cancellazioni - e sono centinaia - provocate dalla carenza di personale di bordo, primi su tutti i macchinisti. Solo ieri (il 28 dicembre) sono state soppresse 88 corse. In condizioni normali, sono circa una cinquantina i dipendenti di Trenord assenti per malattia, su un totale di 1.360. Ci sono poi gli ultimi irriducibili contro il green pass, circa una trentina, che non possono lavorare poichè sprovvisti di certificato verde. Ora isolamenti e quarantene, che aumentano di giorno in giorno, mettono in difficoltà chi organizza turni e viaggi. Di conseguenza, i tagli vengono operati lungo le tratte più coperte o, in alternativa, si riduce la frequenza pur di permettere ai passeggeri di arrivare a destinazione, anche se in ritardo. Per questo motivo, Trenord consiglia di verificare constantemente lo stato delle corse sull'applicazione dell'azienda e sul sito Internet.

Ma l'azienda che gestisce il traffico ferroviario lombardo non è la sola a dover fare i conti con quarantene e isolamenti del personale. Anche Atm, l'azienda dei trasporti milanesi, deve affrontare numeri di assenti in rialzo ogni giorno con il dilagare della variante Omicron. Per ora, si cerca di sostituire i dipendenti costretti a casa dall'epidemia con i colleghi che rientrano dalle ferie. Perché intervenire sulle metropolitane è più semplice, mentre il servizio di tram e bus è più complesso da coordinare. E se i numeri dei contagi continueranno a salire con questa frequenza - ma alcuni virologi hanno prospettato dei peggioramenti - non sarà per nulla semplice assicurare il cento per cento delle corse dal 10 gennaio, quando la gran parte dei pendolari riprenderà a viaggiare. Gli altri servizi pubblici se la stanno cavando senza troppi problemi.

Le Poste continuano a consegnare pacchi e lettere, l'Amsa ha un personale sufficiente per assicurare il ritiro dell'immondizia e la pulizia della città. Anche a Palazzo Marino gli sportelli restano aperti con gli orari consueti

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