"Fra 50 anni, vino e frutta potrebbero scomparire"

Secondo i dati del Wwf, il cambiamento climatico potrebbe influire sulle coltivazioni e sulla produzione di frutta e vino

"Fra 50 anni, vino e frutta potrebbero scomparire"

Servirebbero più di 4 Italie per soddisfare il nostro fabbisogno. Per rigenerare le risorse che l'intera umanità consuma in un anno servirebbero 19 mesi. Sono i dati, diffusi dal Wwf, in occasione dell'Earth Hour 2019, che si celebra oggi: dalle 20.30 i riflettori sui maggiori monumenti e le luci delle case si spegneranno, per sensibilizzare la popolazione sul buio al quale il nostro pianeta andrà incontro, se l'umanità non modificherà le proprie abitudini di vita.

Inquinamento, rifiuti ed eccessivo consumo delle risorse energetiche sono le cause dei cambiamenti climatici, non soltanto agli estremi della Terra, dove lo scioglimento dei ghiacci sta diventando sempre più imponente, ma anche alle nostre latitudini, provocando problemi all'agricoltura. I dati mostrano che il 60% della diminuzione di mais, riso, grano e soia è sovuta al cambiamento del clima ed entro la fine del secolo la produzione diminuirà ancora: quella di grano del 20%, quella della soia del 40% e quella del mais del 50%. Non solo.

A rischio anche la frutta e il vino: l'85% della produzione di vino potrebbe essere a rischio nei prossimi 50 anni. Stesso discorso vale per pesche, albicocche e fragole.

I cambiamenti climatici influirebbero anche sulla qualità del cibo, come ricorda il Corriere della Sera: i nutrienti negli alimenti potrebbero diminuire.

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