Addio a don Gelmini. Una vita spesa per i tossicodipendenti

Il fondatore della Comunità Incontro di Amelia è morto ieri sera. Era malato da tempo

Addio a don Gelmini. Una vita spesa per i tossicodipendenti

È morto ieri sera don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro di Amelia. Era malato da tempo. "Don Pierino Gelmini è stato assistito fino in ultimo dai ragazzi che lui ha assistito per una vita", ha detto Gian Paolo Nicolasi, uno dei suoi più stretti collaboratori. Tutto cominciò nel 1963 da un incontro casuale con Alfredo, un tossicodipendente a Roma: da qui don Pierino Gelmini ha dato vita ad una comunità con centri sparsi in tutta Italia e in diversi Paesi del mondo. "Zi prete, dammi una mano, non voglio soldi ma sto male", gli disse Alfredo in piazza Navona. Don Gelmini lo portò quindi a casa sua cominciando la sua attività di assistenza e recupero ai tossicodipendenti poi concretizzata dalla Comunità Incontro.

Don Gelmini, 89 anni, oltre ad essere sacerdote della Chiesa Cattolica era vescovo di quella Greco-Melichita. Nel settembre del 1979 si trasferì a Molino Silla di Amelia. "Io ho un sogno - amava ripetere don Gelmini - quello di far diventare questo posto accogliente e non un ghetto. Un posto per far stare bene i ragazzi". La casa madre della Comunità Incontro è quindi diventata un moderno centro di accoglienza, dotato anche di strutture di assistenza sanitaria all'avanguardia. Nel 2008 don Gelmini è stato coinvolto in un'inchiesta della procura di Terni per presunte molestie sessuali nei confronti di una decina di allora ospiti della struttura. Accuse che don Gelmini ha sempre respinto in maniera decisa rivendicando la correttezza del suo operato. Circa un anno dopo l'inizio dell'indagine don Gelmini ha chiesto e ottenuto di essere ridotto allo stato laicale. Il processo in corso davanti al tribunale di Terni è da tempo sospeso proprio per le precarie condizioni di salute di don Gelmini.

"Don Gelmini è stato un vero combattente. Ha dimostrato con il suo esempio come si possa continuare a lavorare per il bene anche in mezzo agli attacchi continui e a ogni tipo di difficoltà. Ci ha insegnato che l’impegno costante, unito alla fede in Dio, può compiere miracoli. Il suo impegno ha restituito fiducia a migliaia di ragazzi che si erano persi sulla via della droga" scrive Silvio Berlusconi in un messaggio su Facebook per ricordare la figura di Don Pierino Gelmini. "Sono sicuro che la sua missione non finirà con lui ma verrà proseguita da tutti coloro che hanno avuto la possibilità di lavorare al suo fianco, di fruire dei suoi insegnamenti e di condividere il suo entusiasmo e la sua passione. Io mi onoro di essere stato suo amico e di aver goduto della sua stima e del suo affetto. Sarò sempre vicino ai suoi ragazzi e lo conserverò sempre nel mio cuore», conclude Berlusconi.


538em;">"Ciao DON!": è la scritta che campeggia sulla homepage del sito web della Comunità Incontro, dopo la morte di don Pierino Gelmini. Sotto a una grande foto che lo ritrae sorridente e con le mani protese quasi in un abbraccio.

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