Aggredisce l'infermiere e gli spezza un tendine: fermato 25enne straniero

Nuovo episodio di violenza, questa volta in un ospedale di Mestre. Il 25enne ha preso a calci e pugni l'infermiere che lo stava curando. La vittima: "Siamo in guerra"

Aggredisce l'infermiere e gli spezza un tendine: fermato 25enne straniero

Non c'è pace per medici e infermieri di tutte le stutture sanitarie italiane, presi di mira ogni giorno da pazienti fuori controllo. L'ultimo episodio di violenza si è registrato al pronto soccorso dell'ospedale dell'Angelo di Mestre. "Purtroppo non andiamo più solo a lavorare tutti i giorni, siamo in guerra, senza molti strumenti di difesa. Ora attendo l'operazione al ginocchio". A parlare è l'infermiere, un 50enne mestrino, aggredito domenica sera.

Ora si trova ricoverato nel reparto di Ortopedia con un tendine del ginocchio spezzato da un paziente che stava curando. Secondo quanto riporta La Nuova di Venezia e Mestre, l'aggressore è un 25enne originario del Bangladesh, identificato dalla polizia e denunciato per il reato di lesioni aggravate con una prognosi superiore ai 40 giorni e resistenza a pubblici ufficiali.

L'aggressione

Il giovane era stato portato in pronto soccorso con l'ambulanza che lo aveva trovato per strada ubriaco e molesto. Una volta arrivato in ospedale, il 25enne è diventato sempre più violento e ha aggredito con forza l'infermiere che lo stava curando. Il 50enne è riuscito ad evitare alcuni pungni al volto, poi però è caduto a terra dopo essere stato colpito con un calcio violento. Ma il 25enne non si è fermato e ha continuato a prendere a pugni e calci l'infermiere steso sul pavimento. Subito sono giunti sul posto i vigilantes della struttura che hanno bloccato l'uomo nell'attesa dell'arrivo della polizia. La vittima è stata subito soccorsa ed ora è ricoverata in attesa dell'intervento chirurgico al ginocchio.

"Il Pronto Soccorso è un luogo sempre più di frontiera, dove gli operatori e i medici si trovano a farsi carico anche di persone portatrici di disagio, come il soggetto in preda all'alcool che ha colpito l'infermiere - ha tuonato Marco Busato, Fp Cgil Venezi -. Anche a queste persone il Pronto Soccorso presta il suo servizio, più di quanto non si facesse in passato: i rischi da sempre connessi a questa attività, di conseguenza, ora sono più alti e continuano ad aumentare". E così, violente aggressioni si registrano ogni giorno negli ospedali di tutta Italia.

Due giorni fa, per fare solo un esempio, un'infermiera di Pordenone è stata colpita più volte da un paziente con un coltello da cucina.

Il fendente diretto al petto della donna è stato fortunatamente deviato dal ferretto del suo reggiseno. Sottoposta a un delicato intervento, la donna è stata salvata. "Poteva ammazzarmi, potevo non rivedere più i miei figli", ha dichiarato sotto choc.

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