Agrigento, nigeriani si affrontano e aggrediscono militari: arrestati

Fra le strade della città si è scatenato il panico: un gruppo di nigeriani ha dato origine ad una rissa, mentre una connazionale seminuda correva chiedendo aiuto. I carabinieri, intervenuti per riportare la calma, sono stati aggrediti da 2 di loro, finiti poi agli arresti domiciliari per violenza e resisenza a pubblico ufficiale

Agrigento, nigeriani si affrontano e aggrediscono militari: arrestati

Paura nella notte ad Agrigento, dove alcuni richiedenti asilo ospiti del centro d’accoglienza cittadino hanno letteralmente scatenato il caos per le strade, affrontandosi in una violenta rissa.

Immediata la chiamata alle forze dell’ordine da parte dei residenti, i quali hanno riferito anche di aver udito le grida di una donna che invocava aiuto.

L’episodio è avvenuto nella nottata di lunedì. Secondo la ricostruzione dei fatti, una pattuglia di carabinieri si è precipitata sul posto intorno alle 2:30 per tentare di ristabilire l’ordine. Giunti nella centrale via Esseneto, in prossimità della stazione ferroviaria, i militari hanno trovato e soccorso una donna di nazionalità nigeriana praticamente nuda ed in evidente stato di agitazione.

L’africana ha raccontato di aver subìto un’aggressione da parte di due suoi connazionali. Dopo averla affidata alle cure degli operatori del 118, giunti a bordo di un’ambulanza, i carabinieri si sono affrettati a raggiungere i facinorosi.

Di fronte alla struttura d’accoglienza di via Madonna delle Rocche un gruppo di stranieri, tutti nigeriani, si stava affrontando con calci, pugni e colpi di bottiglia. Secondo certe fonti, qualcuno sarebbe stato addirittura armato di coltello.

Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, tuttavia, la maggior parte dei protagonisti della maxi rissa si era già allontanata. A proseguire lo scontro erano rimasti unicamente due contendenti. I militari hanno pertanto cercato di sedare la zuffa, ma i due nigeriani si sono improvvisamente rivoltati contro di loro, attaccandoli fisicamente. Provvidenziale l’arrivo dei rinforzi inviati dal Comando provinciale di Agrigento, che hanno aiutato i colleghi a bloccare gli aggressori ed a metter loro le manette ai polsi.

I nigeriani fermati, di 30 e 26 anni, sono stati caricati sulle auto d’ordinanza e portati in centrale per le pratiche di identificazione. Entrambi erano in possesso di un regolare permesso di soggiorno, anche se il minore aveva già dei precedenti alle spalle.

I due, che hanno continuato a restare irrequieti e poco collaborativi per il resto della nottata, sono stati poi condannati agli arresti domiciliari per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Nessuna grave conseguenza,

invece, per i militari aggrediti, che necessiteranno solo di alcuni giorni di riposo. Si sono intanto avviate le indagini per ricostruire le dinamiche dell’accaduto ed individuare tutti gli altri responsabili.

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